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FORUM hondacb.net => CBforum => Topic aperto da: boldor - 24 Settembre 2009, 20:27:06
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Che bella !!
http://static.blogo.it/motoblog/disegno-yamaha-rdlc-500-v4/big_Yamaha_RDLC_500_V4_Classic.jpg
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Bella è bella, ma sotto un cià il du tempi... :BangHead:
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però un giretto anche col 2 tempi ce lo farei lo stesso....
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...che arrapamento...
Hlvr
commissario si contenga ;D
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OT tecnico:
Come vedreste, nelle moto moderne, un downsizing di cilindrata compensato dall'applicazione della sovralimentazione?
NOn intendo i turbo brutali delle vecchie HOnda, ma dei moderni turbo che attaccano a bassi giri, a geometria variabile, con vaste gate, controlli elettronici e controllo trazione.
Non vi piacerebbe un 600 4 cilindri con 0 kgm da 4 a 6000 giri e 120cv a 8000 giri? che magari a 130 a 4000 giri vi fa i 25 km/l?
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Un 600 che va come un 1000, deve avere telaio, sospensioni, freni di un 1000. La minima differenza di peso tra un 1000 ed un 600, il 600 sovralimentato la recupera e la supera con turbina, intecooler eccetera. Quindi alla fine un 600 sovralimentato pesa uguale, se non di più di un 1000 atmosferico, inoltre turbina ed intercooler ingombrano più della differenza di cilindrata tra 600 e 1000, quindi alla fine il 600 turbo è più grosso nel suo complesso di un 1000 atmosferico, oltre ad essere meno affidabile per definizione perchè ha più componenti e soprattutto risulterebbe più costoso, sia nella costruzione, sia nel progetto poichè sarebbe da sviluppare di sana pianta e non da ottenere grazie all'affinamento di progetti esistenti.
Avrebbe inoltre moltissima componentistica dedicata. Quindi economicamente un suicidio, il mercato dei grandi volumi secondo me non assorbirebbe il delta dei costi.
Per me la moto deve essere semplice, la tecnologia che apprezzo non è quella della componentistica aggiunta o delle soluzioni fantasiose, ma piuttosto quella del perfezionamento ed ottimizzazione di quello che già esiste, nella forma più semplice ed efficace.
Un bel motore ottimizzato nell'affidabilità, negli ingombri, nel peso, nell'erogazione e nei consumi.
L'architettura del 4 cilindri in linea è perfetta per una moto secondo me.
Già il V4 sarà anche meno ingombrante in senso trasversave, ma ha 2 teste, 2 distribuzioni, un monoblocco più pesante ed un manovellismo più complesso, costa di più e dal punto di vista del rendimento è comunque inferiore al 4L.
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Secondo me non è un discorso di contenimento costi, pesi ed ingombri.
E' un investimento da fare per far fronte a contenimento consumi ed inquinamento. L'affidabilità e il contenimento costi, con rientro investimenti, viene col tempo.
Un pò come fanno con i motori, diesel e benzina, oggi.
Se sulle auto arrivano a fare i 20, sulle moto vuoi non arrivare ai 25 o anche i 30? questo per prestazioni da 1000 sport tourer, con un motore che gira pure più basso ed è più sfruttabile...
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Ad oggi non esiste la necessità di dover ricorrere al contenimento dei consumi adottando questo tipo di soluzioni.
Le moto sono leggere, per rientrare nei limiti di emissioni bastano soluzioni più economiche: iniezione e catalizzatori con sonde.
Per quanto riguarda i consumi delle supermoto, essi non sono un argomento che ha molto appeal commercialmente: oggi l'importanza che un acquirente di una sport tourer da 15 mila euro da al risparmio di qualche litro su 100 km percorsi non vale investimenti ingenti da parte dei costruttori i questa direzione.
Chi bada ai consumi non è un target commerciale di una supermoto, ma piuttosto di uno scooter o di una moto di piccola o media cilindrata, che nella sua semplicità, leggerezza e piccola dimensione del motore, ha già le migliori strategie per consumare poco, costando nel contempo poco.
Quindi far costare la moto invece che 15.000 euro, 16.000 solo per farla consumare di meno, evidentemente non permette di aumentare i guadagni nelle vendite.
Alla fine le case costruttrici (ma in generale i costruttori di qualunque cosa) applicano tecnologie trovando il miglior compromesso tra costi ed appeal commerciale sul target di cliente del prodotto che realizzano, limitandosi a rispettare le normative imposte dai governi in merito a sicurezza ed impatto ambientale, ma giusto il minimo necessario per contenere al massimo i costi. Se si vede in commercio un veicolo che rispetta normative non ancora in vigore, il costruttore lo ha fatto non per l'ambiente, ma per ridurre i costi di sviluppo: conviene adattarsi subito per non dover lavorare nuovamente nel giro di poco tempo sullo steso modello per doverlo riadattare a nuove normative.
Quindi i costruttori offrono ciò che il mercato vuole, non ciò che è oggettivamente meglio. E devono stare molto attenti al contenimento dei costi.
Un domani, quando la benzina costerà 3 euro al litro, vedrai che i consumi diventeranno un importante parametro di giudizio per l'acquisto di una moto, anche da 15.000 euro. Vedrai allora che i costruttori proporranno modelli con tecnologie mirate al contenimento dei consumi, o quando usciranno le normative EURO 123 stella e non basteranno più i catalizzatori e le iniezioni utilizzate fino ad oggi (ma soprattutto se ci saranno tencologie diverse e relativamente più economiche), assisteremo all'applicazione di tecnologie non convenzionali.
L'anno scorso la fiammata del costo del petrolio ha fatto reagire le case automobilistiche, che hanno accelerato la proposta di modelli che consumano meno: hibryd, efficient dynamics, multi air eccetera. Tutta roba apparsa sui mercati di massa negli ultimi mesi.
Questo perchè il cliente di un'auto è diventato più sensibile all'argomento consumi.
In USA, con l'aumento del costo del petrolio, la vendita di SUV si è ridotta, per poi risalire nuovamente quando il prezzo del petrolio è sceso.
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a me pare, ma è una mia opinione personale, che la benzina già costi non poco, ed è un costo non indifferente per chi usa un pò la moto, anche se ciò non pesa su chi fa uso della moto per svago
Peugeot tempo fa ha adottato il compressore volumetrico su motore 125 per prestazioni da 250, ma mi pare che lo scopo fosse di marketing più che di contenimento consumi e downsizing
comunque prima o poi anche sulle moto dovranno operare un qualcosa per i consumi
mi pare che le tendenze di mercato siano moto sempre più grosse come dimensioni, peso e cilindrate, e i consumi stanno assomigliando pericolosamente sempre più alle auto
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a me pare, ma è una mia opinione personale, che la benzina già costi non poco, ed è un costo non indifferente per chi usa un pò la moto, anche se ciò non pesa su chi fa uso della moto per svago
Hai detto bene "a me pare". I costi non hanno lo stesso peso per tutti. Tu infatti non rientri nel target dei clienti potenziali di una sport tourer top di gamma, le moto che hai, le acquisti usate oppure se nuove di piccola cilindrata.
Chi spende 15.000 euro per una moto nuova ha una sensibilità diversa dalla tua per il costo del carburante.
Il mercato dell'usato per i costruttori conta solo nella misura in cui la svalutazione può incidere sulle vendite, quindi in maniera abbastanza marginale.
Sai cosa piacerebbe a me e preferirei rispetto al contenimento dei consumi?
Invece che tagliandi ogni 5 o 6.000 km, mi piacerebbe una moto con cicli di manutenzione automobilistici, ad esempio ogni 20.000 km o 3 anni.
Ma tanto una moto da 15.000 euro non me la posso permettere neanche io ;)
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Già...
Il Marketing tira dove ci sono i soldini...
Fosse per me, bombole gpl sugli scooter, e magari pure sulle moto (un GW a gpl!), auto metano o gpl, niente più gasolio, e la classe euro 3,4, etc deve pure prevedere una classe di consumo.
Allora forse gli investimenti andrebbero non alla ricerca di 3/4cv in più ogni anno, ma in 1/2km al litro in più...
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Quoto Gustav il generale....
La moto è qualcosa di non assolutamente necessario, è una passione, un di più, è qualcosa che deve essere bella e performante a tutti i costi, l'adrenalina deve essere ai massimi livelli.... quindi che caxxo me ne frega del consumo?
Esistono comunque moto estreme (definite racing da molte case con una R o due RR), e moto più tranquille, tipo le gran turismo, comode ed un pò più parche.
Dipende dall'utilizzo che se ne fa (come avviene per le macchine) - non vado a lavorare tutti i giorni in Porshe, a meno che non abbia un mod. 730 con 7 zeri!!!
Se fai 3.000km/mese, allora conviene un scooter, ma non si può pensare di far consumare meno una moto penalizzandone le prestazioni. Quando monto in sella è per spremerla un pò e non mi preoccupo di quanto sta facendo con un litro.....
Altro capitolo importante gli investimenti delle case per migliorare i consumi senza abbattere le prestazioni........ e il mercato cosa vuole???
Cia
:wave:
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Forse perchè la mia idea e uso di moto sono un pò lontane dal marketing medio...
Comunque, mi pare che le strategie di marketing siano molto poco improntate al risparmio e alla durevolezza ,ma piuttosto al ricambio veloce.
Provate a immaginare quante delle moto attuali arriveranno tra 20,30 anni rispetto ai numeri di produzione... secondo me pochissime, rispetto alle moto che oggi hanno 20,30 anni.
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Quoto Gustav il generale....
@Gustav - Volevo scrivere....in generale e non il generale.....
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Quoto Gustav il generale....
@Gustav - Volevo scrivere....in generale e non il generale.....
Peccato, mi piaceva questo titolo, comunque mi accontento di colonnello :laughing7:
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Comunque, mi pare che le strategie di marketing siano molto poco improntate al risparmio e alla durevolezza ,ma piuttosto al ricambio veloce.
Provate a immaginare quante delle moto attuali arriveranno tra 20,30 anni rispetto ai numeri di produzione... secondo me pochissime, rispetto alle moto che oggi hanno 20,30 anni.
Sono d'accordo, non tanto per i materiali, perchè quelli attuali sono anche migliori (metalli trattati, plastiche e leghe usate oggi a profusione sono più resistenti), ma piuttosto per la complessità dei mezzi, in special modo elettronica e sistema di alimentazione.
A revisionare un carburatore suon buoni tutti, ma voglio vedere un cristiano qualunque a revisionare un sistema di iniezione a livello hobbystico.
Inoltre molti componenti sono stati progettati per la sostituzione, non revisione. E vai quindi di pompe ermetiche, schede elettroniche eccetera. La manutenzione sarà costosa e dipenderà fortemente dalla disponibilità di ricambi, con poche possibilità di adattamento di componenti equivalenti.
Una volta si usava parecchia componentistica comune. Adesso, per protezionismo nei confronti della logistica ricambi, uno stesso componente, fabbricato dallo stesso fornitore, magari ha da specifiche una forma differente (anche solo i fori per fissarlo o la morsettiera per connetterlo) proprio per evitare la pratica d'uso degli equivalenti e rendere necessario reperire il componente originale.
Tuttavia credo che in futuro possano nascere attività industriali e commerciali legate alla fornitura di componenti adattabili proprio per il ripristino di ricambi non più esistenti, ad esempio centraline programmabili con interfacce specifiche per vari modelli, batterie di inettori con geometrie modificabili per essere adattati a motori diversi, parti interne di strumentazioni adattabili a vari cruscotti eccetera.
E' la legge del mercato: se c'è domanda non soddisfatta, l'offerta nasce automaticamente per tappare il buco.
Sarebbero componenti magari molto costosi, sia per realizzazione, sia perchè dedicati ad un mercato di nicchia.
Ma i costi saranno comunque accettabili sia perchè i componenti saranno indirizzati al mercato hobbystico, per definizione meno sensibile a questo aspetto ed inoltre non dovranno caricarsi dell'onere della gestione classica della logistica ricambi: non devono essere disponibili in tempi brevi ovunque, basta un unico centro di spedizione con il quale comunicare via internet a tutti i clienti nel mondo.
Se qualcuno avesse l'intenzione di applicare l'idea, si ricordi di me. Se non lo fa gli auguro emorroidi a vita :laughing7:
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...Comunque riferiamoci ai motori delle moto moderne: sono l'esempio di quello che vuole il mercato. Sui cataloghi delle sportive si sfoglia velocemente per guardare i valori di potenza massima all'ultima pagina, invece la coppia ai giri ed i giri della massima potenza li notano solo i più sofisticati.
Anzi, per i più la potenza massima, più in alto in termini di giri/minuto è più fa figo, quando nell'utilizzo reale è meglio il contrario.
Ecco allora che tutte le moto moderne hanno motori superquadri, che girano in alto e sono completamente vuoti ai medio bassi, che nella realtà sono le condizioni di maggior utilizzo sulle strade normali. Le moto che hanno 200 cavalli a 16.000 giri le puoi gustare solo in pista. Ti diverti di più con 120 cavalli a 9.000 giri, perchè la moto da 200 cavalli a 16.000 giri, quando gira a 9.000 rende magari 50 cavalli e per gustarti tutti quei 200 equini devi per forza andare in pista.
Le tourer e le naked hanno quasi sempre gli stessi motori sviluppati per le sportive, che vengono depotenziate proprio per abbassare il regime di coppia e dare maggiore elasticità, tuttavia si lavora solo su elettronica e distribuzione, comunque quello rimane un motore sportivo adattato ad uso turistico, o semisportivo. Ma non è la stessa cosa di un motore sviluppato per rendere la guida di una moto non sportiva piacevole. Non so se mi spiego.
Mi piacerebbe vedere su una moto moderna un bel motore sottoquadro quadricilindrico, che gira al max a 10.000 rpm ma con gran coppia in basso, magari anche solo con 100 cavalli, ed un litro di cilindrata. Montato su una bella moto equilibrata.
Rinunciando alla moto moderna, sulla CB ho praticamente tutto o quasi.
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...occhio supercazzola che ti raggiungo, oggi sono in giornata... :laughing7:
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I motori V4 vanno tutti bene e tirano che è una meraviglia!! :laughing7: :laughing7:
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Gustav se è vero che 2+2 fa 4, tu da una moto vai cercando quello che solo un cb1100 ti può dare..... :toothy10:
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E il buon GustaV ha centrato il motivo per cui la mia passione per le 2 ruote si concentra su mezzi di una certa età...
Semplici, riparabili, godibili.
Il CB poi ha quel caratteraccio da domare che ti entusiasma, mentre il mio K ad esempio è la docile compagna che senza lagnarsi fa quello che chiedi in modo onesto.
Sui materiali mi sento di fare un'osservazione anche non condivisibile.
Oggi le leghe sono più controllabili e migliorate come caratteristiche (ma neppure più di tanto, se non nelle superleghe costose di impiego agonistico), ma è vero che si usa meno materiale, per risparmiare, più plastica, e le leghe spesso sono si più resistenti, ma pure più fragili (non so se è chiaro il concetto: nel senso che resistono a grandi sollecitazioni ma c'è un modo in cui un piccolo sforzo le può far schiantare).
La complicazione è un implemento della fragilità, perchè oggi il modo di progettare e di realizzare è tale che se una cosa va bene va per molto tempo, se una cosa non nasce bene invece fa piangere... e più componenti ci sono più è difficile individuare il colpevole...
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Sui materiali mi sento di fare un'osservazione anche non condivisibile.
Oggi le leghe sono più controllabili e migliorate come caratteristiche (ma neppure più di tanto, se non nelle superleghe costose di impiego agonistico), ma è vero che si usa meno materiale, per risparmiare, più plastica, e le leghe spesso sono si più resistenti, ma pure più fragili (non so se è chiaro il concetto: nel senso che resistono a grandi sollecitazioni ma c'è un modo in cui un piccolo sforzo le può far schiantare).
La complicazione è un implemento della fragilità, perchè oggi il modo di progettare e di realizzare è tale che se una cosa va bene va per molto tempo, se una cosa non nasce bene invece fa piangere... e più componenti ci sono più è difficile individuare il colpevole...
Io la tua osservazione la condivido.
In effetti molti componenti in lega tendono ad essere fragili e continue sollecitazioni possono creare delle cricche. Oggi si progettano tutti i componenti con margini calcolati: ogni componente è a misura per poter durare quanto ci si prefissa, essere il più possibile efficiente al minimo dei costi.
Ed efficienza non sempre va a braccetto con efficacia nel tempo...
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In realtà ritengo i componenti sovradimensionati e abbondanti delle moto vecchie migliori di quelle attuali, o comunque di quelle sportive, perchè sono materiali più facilmente riparabili, che assorbono meglio diversi tipi di stress al limite deformandosi ma arrivando a rottura solo avendo dato segnali chiari.
Come la moto nel complesso: se il Bol ha qualcosa che non va ci dà dei segnali; una moto moderna spesso si ammutolisce senza capire il motivo...
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Gustav se è vero che 2+2 fa 4, tu da una moto vai cercando quello che solo un cb1100 ti può dare..... :toothy10:
Non ho mai guidato una CB1100, comunque la mia CB900 in termini di prestazioni motoristiche mi lascia soddisfatto. Un po' di potenza e corposità in più di sicuro non mi dispiacerebbero.
Chiaramente per quanto riguarda le prestazioni telaistiche (telaio, freni, gomme e sospensioni) e comandi, una moto di 30 anni fa quello che può...
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In realtà ritengo i componenti sovradimensionati e abbondanti delle moto vecchie migliori di quelle attuali, o comunque di quelle sportive, perchè sono materiali più facilmente riparabili, che assorbono meglio diversi tipi di stress al limite deformandosi ma arrivando a rottura solo avendo dato segnali chiari.
Come la moto nel complesso: se il Bol ha qualcosa che non va ci dà dei segnali; una moto moderna spesso si ammutolisce senza capire il motivo...
D'accordissimo :wave: