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FORUM hondacb.net => CBtecnico => Topic aperto da: Empirico - 14 Marzo 2010, 20:31:48
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L' intenzione è di compilare un "Glossario Tecnico" in fieri.
Chiunque vuole può aggiungere una voce spiegando p.e. il significato di "squish", oppure chiedendone il significato. Quando si avrà un consistente numero di definizioni si potrà compilare un testo omogeneo a disposizione degli utenti con l' intento di migliorare la comprensione e la partecipazione ai topic tecnici.
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Figata. Ottima idea :icon_thumright:
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Bella pensata :hello2:
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Coppia:
La coppia rappresenta la forza espressa da un motore ad un regime determinato.
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Coppia motrice:
Momento torcente (spinta) applicato dal motore alla trasmissione
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Pompa assiale (freno): l’asse di scorrimento del pistoncino è parallelo al manubrio e quindi alla leva del freno,
Pompa radiale (freno): l' asse risulta perpendicolare al manubrio e quindi alla leva del freno.
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Pompa trocoidale o a lobi:quella delle CB e non solo per portare in giro l' olio nel motore.Si utilizzano due elementi dentati, i quali hanno un asse di rotazione leggermente differente e permette un pompaggio dell'olio paragonabile alla pompa a ingranaggi, ma richiedendo un minore spazio
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sbrigatevi a completarlo questo glossario così mi imparo qualche termine pure io... fino ad adesso sono andato avanti con: sto coso, il coso, quello che cosa quando l'altro coso cosa ...ecc ecc
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SAG Statico: cedimento delle sospensioni a causa del peso delle moto. Si ottiene sottraendo la misura della distanza tra il perno di una sospensione ed un riferimento fisso con la moto posta a terra, alla misura ottenuta con gli stessi punti di riferimento con la moto a sospensioni scariche (SAG), per esempio su un cavalletto.
SAG Rider: è la misura ottenuta misurando gli stessi riferimenti del SAG ma con il pilota in sella in condizioni di guida.
Le misure sono fondamentali per ottimizzare il lavoro delle sospensioni e l' assetto in funzione dello stile di guida ed i percorsi.
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Errata corrige
Alesaggio - diametro del cilindro
Corsa - distanza che il pistone percorre fra i due punti morti inferiore e superiore
Motore quadro - alesaggio e corsa sono uguali
Motore sottoquadro - la corsa è maggiore dell’alesaggio e il rapporto è pertanto superiore a 1 (anche detti a a corsa lunga)
Motore superquadro - la corsa è inferiore all’alesaggio e quindi il rapporto fra le due misure è inferiore a 1 (anche detti corsa corta)
Così va meglio...... ;)
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Pompa trocoidale o a lobi:quella delle CB e non solo per portare in giro l' olio nel motore.Si utilizzano due elementi dentati, i quali hanno un asse di rotazione leggermente differente e permette un pompaggio dell'olio paragonabile alla pompa a ingranaggi, ma richiedendo un minore spazio
per i curiosi, allego l'immagine..
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Shimmy:
nasce quando le forze in gioco risultano tali da far sovrarichiamare in allineamento l’avantreno e si manifesta con vistoso ondaggiamento dell' avantreno. Questo oltrepassa l’asse longitudinale, generando così altre coppie di forze giroscopiche, questa volta prodotte nel lato opposto dell’avantreno, prontamente seguite da corrispettive coppie di forza di autoallineamento e così via, in un continuo alternato di spinte e controspinte che sollecitano tutto il gruppo della ruota anteriore spingendolo da una parte all’altra del mezzo.
Possibili soluzioni:
1) controllare il serraggio del cannotto di sterzo;
2) montare gomme dotate di battistrada più gommato, perché riescono meglio a contenere il fenomeno, grazie alle maggiori proprietà di smorzamento.
3) controllare che la pressione degli pneumatici.
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Raddrizzatore
è un dispositivo che serve a raddrizzare un segnale bipolare (bidirezionale), e quindi a trasformarlo in un segnale unipolare (monodirezionale).
Il raddrizzatore è usato per trasformare la corrente alternata( batteria) in corrente continua (impianto elettrico).
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La corrente alternata e da raddrizzare è quella che viene dall'alternatore (alle volte il nome...), la corrente fornita dalla e alla batteria è continua (banale).
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Corrente elettrica : è un qualsiasi flusso ordinato di carica elettrica.
Tensione : è il lavoro necessario per spostare una carica unitaria (1 Coulomb) tra i due punti estremi di una curva.
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Corrente elettrica : è un qualsiasi flusso ordinato di carica elettrica.
Tensione : è il lavoro necessario per spostare una carica unitaria (1 Coulomb) tra i due punti estremi di una curva.
Se si specifica la carica di 1 coulomb (C), si ha la differenza di potenziale di 1 volt (V) se il lavoro compiuto dalla forza elettromotrice per spostare la carica tra due punti è pari a 1 joule (J)
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Frizione, meccanismo capace di trasmettere la coppia motrice fra due alberi coassiali, ruotanti a velocità diverse.
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Cambio, E un meccanismo capace di variare il rapporto di trasmissione tra albero motore e ruote motrici, variabile con la resistenza che il veicolo incontra
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Differenziale, Meccanismo capace di trasmettere la medesima coppia motrice fra due alberi coassiali pur girando a velocità diverse. In parole semplici, se non fosse montato su una vettura le ruote motrici (posteriori o anteriori), in curva una ruota gira , l'altra sarebbe costretta a strisciare.
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Rapporto di compressione, esempio 10 / 1, è di quante volte il volume del cilindro è contenuto nella camera di "scoppio". Al crescere del rapporto di compressione migliora il rendimento termico del motore, nei motori funzionanti a benzina esiste un limite al rapporto di compressione per non incorrere in fenomeni di detonazione.
E' diverso nei Diesel, qui i rapporti di compressione sono elevati, il pistone comprime solo aria..il carburante (gasolio) viene iniettato a "fine corsa", la combustione si innesca in modo spontaneo una volta che il gasolio viene a contatto con l'aria incandescente.
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Alternatore, macchina elettrica che trasforma l'energia meccanica in corrente alternata. La corrente alternata non può essere immagazzinata dalla batteria, di conseguenza deve essere trasformata in corrente continua dal raddrizzatore.
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Battito in testa, con questo termine si indica una tipica rumorosità metallica prodotta dal motore in alcune condizioni di funzionamento. Tipicamente a regimi bassi e grande apertura della valvola a farfalla (manetta)
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Biella, è l'organo che collega il pistone (al quale è collegato per mezzo dello spinotto) all'albero a gomiti (albero motore) e consente al movimento rettilineo alternativo del pistone in movimento di rotazione (dell'albero).
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Numero di ottano, indica il potere antidetonante per motori a ciclo Otto, più è alto il numero di ottano maggiore è il potere antidetonante, quindi maggiore potrà essere il rapporto di compressione.
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DOHC (Questa sigla viene impiegata per contraddistinguere motori con distribuzione bialbero )
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Anticipo accensione, è la distanza espressa in gradi di rotazione dell'albero motore che separa il punto in cui scocca la scintilla fra gli elettrodi della candela e il punto morto superiore (PMS), fine compressione.
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Copia-incolla con Wikiedia , l'attività di copiare un termini con Wikipedia e incollarlo in un Forum
.. non te la prendere, va bene lo stesso
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Caro Ivan quelle cose le ho studiate a scuola , andavo a testaccio alla scuola carlo cattaneo ora se sui libri è scritto cosi è perche me le ricordo bene. I libri sono fatti per imparare . Guarda che non me la prendo. ciao , leggi quello che ho scritto nella discussione e dimmi che ne pensi.
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Tranquillo mimi ,
mi sono permesso di fare una battuta perché mi sembri il tipo che le prende nel verso giusto, e la tua risposta mi ha dato ragione.
:occasion14:
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Intervengo ancora, L'Istituto Professionale Carlo Cattaneo di Roma, via Florio 5 allora si chiamava OSAM ( Officina Scuola Arti Meccaniche ) da cui sono stato licenziato come " meccanico riparatore di autoveicoli" ci insegnavano queste cose e le si studiava sui libri. L'ultimo anno scolastico (credo 1962) partecipai con altri allievi a dei corsi pomeridiani dove si prendeva apprendimento di , elettrauto, carburatoristi e pompe di iniezione diesel. La sezione diesel venne interrotta per mancanza di allievi e si prosegui cosi fino al termine. Terminata la scuola andai prima in una officina carburatori Solex vicino piazza Mazzini ( non ricordo il nome), poi in via Mocenigo ditro le mura Vaticane, la Weber . Ho sempre "frequentato" i motori, i testi sui libri erano quelli ,non so quando sia stata creata questa enciclopedia online che non so scrivere il nome. Adesso qui vicino a me ho un dizionario tecnico automobilistico, allegato di una rivista Auto della casa editrice Conti editore stampato nel 1992. ora questa enciclopedia quando è stata creata...... anche volendosi aiutare con le parole (perchè le cose le so), è stato un modo più semplice per farlo capire, scrivere perchè tutti abbiano ad intendere, nessuna paternità..... ciao Ivan ti voglio bene
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KW CV SAE DIN , sono ed erano unità di misura della potenza dei motori. SAE e DIN sono ormai in disuso, resta ancora CV, ma universalmente KW è per definizione la nuova unità della potenza. si differenziavano per il diverso modo di calcolo della potenza sul banco prova, chi con accessori (dinamo, pompa acqua, silenziatore ecc...) , e chi con altre interpretazioni.
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Mimi continua non ti fermare a me è utilissimo questo glossario tecnico ,in materia sono quasi una frana ed è proprio per questo che mi appassiona tanto .
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La potenza espressa in CV, calcola l'energia necessaria a sollevare un peso di 75 Kg , all'altezza di un metro in 1 sec,
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Carter a secco, (senza coppa olio), quasi sempre usato per auto e moto da competizione, ne risulta un motore più compatto che permette di abbassare di più il baricentro, per le auto e maggiormente per le moto sarebbero impossibili inclinazioni (pieghe) a 60°, l'olio sia per l'inclinazione, sia per la forza centrifuga non verrebbe aspirato dalla pompa olio con conseguenti rotture. L'olio è situato in un serbatoio esterno ed una pompa provvede per la sua circolazione
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Motori termici e motori endotermici I motori vengono definiti termici quando la combustione avviene al di fuori di essi. (esempio elementare può essere una macchina a vapore (non automobile, ma l'insieme che crea il movimento) Un motore viene definito endotermico, interno , quando il fluido operante (in questo caso l'espansione de gas nel cilindro) agisce direttamente sul pistone per creare movimento, (lavoro).
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Motori ad accensione comandata e motori ad accensione spontanea I motori ad accensione comandata sono quelli che necessitano di un distributore di accensione, e vari dispositivi che ne regolano il funzionamento. Batteria, bobina, candele ecc.....In questi motori al termine della fase di compressione, viene innescata con un dato anticipo, una scintilla che determina la combustione della miscela. I motori ad accensione spontanea, sono molto più semplici, aspirano l'aria, la comprimono, e grazie ad un rapporto di compressione molto elevato surriscaldano l'aria e arrivati alla fine fase di compressione, viene iniettato il combustibile che aggiunto a l'aria si incendia ( motori Diesel)
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Albero a camme A differenza dei motori a 2 tempi (che ne sono privi) i motori a 4 tempi necessitano di meccanismi che regolano l'apertura e la chiusura delle valvole. Girano la metà (di giri) dell'albero motore e sono comandati da cinghie dentate, catene metalliche ed anche da ingranaggi, (in questo caso, grandi motori o motori da corsa dove in rumore è d'obbligo.
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Albero motore, o anche albero a gomiti è l'organo meccanico a cui sono collegate le bielle, (come già ripo rtato ne producono la rotazione. Può essere in acciaio fucinato o in ghise speciali i più economici. E alloggiato nel carter e ruota su dei supporti (detti di banco) con interposizione di cuscinetti a guscio sottile. I supporti di banco nei motori in linea possono essere 2-3-5-7, dipende dal numero dei cilindri, più supporti ci sono e meno flessioni si hanno dell'albero, i motori con i cilindri a v sono molto più compatti in lunghezza.
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Il sistema di accensione con impulsore magnetico è quello montato sulle nostre Honda 900 , sostituisce il sistema tradizionale a "puntine platinate", è più preciso e stabile nel tempo.
L'eccitazione di una bobina fissa crea un campo magnetico, il dente di un timer sistemato su un rotore quando gli passa davanti crea un contatto magnetico che tramite un modulo elettronico agisce con la bobina di accensione.
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Bronzine, (cuscinetti di banco e biella), con questo termine generalmente si indicano i cuscinetti di banco ad attrito radente che troviamo su l'albero motore. Questo termine ormai obsoleto è rimasto per indicare i cuscinetti a guscio sottile, e sono costituiti da un supporto di acciaio rivestito di materiale antifrizione. Le vere bronzine, erano in bronzo molto spesse e venivano adattate al diametro dove venivano montate. (barenatura)
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Squish, è un termine inglese, caratterizza la turbolenza che si crea nella camera di combustione quando il pistone arriva al PMS, di più non so esprimermi.
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Starter , (in italiano tira l'aria), termine usato per indicare quel dispositivo, automatico o manuale, per facilitare la messa in moto del motore a carburatore. altro termine, ormai in disuso (forse a Roma) "cicchetto"
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Spurgo, viene indicato in modo generico, quella operazione che si compie per eliminare l'aria da un circuito idraulico. (leggi freni). L'aria essendo un gas è comprimibile, e le bolle annullerebbero l'effetto di pressione sulle pastiglie dei freni.
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Molle valvole a barre di torsione, sistema per il richiamo delle valvole ormai in disuso, sia motoristico che automobilistico. Nei anni '60' la Honda fece un bicilindrico 450, che montava questo dispositivo, anni prina una marca automobilistica francese ormai estinta, la Phanard ? aveva questo sistema. Il bilanciere era montato su una barretta metallica solidale nella testata, che si torceva con la rotazione della camme. Più successo ha avuto come applicazione nelle sospensioni delle auto, dato il minimo ingombro e semplicità di costruzione. Un esempio è stato dato dall'Alfa Romeo con la serie Alfetta.
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"Incrocio" valvole, indica quel momento particolare nel ciclo di rotazione del motore, in cui entrambe le valvole (aspirazione e scarico) due o quatto che siano si trovano contemporaneamente aperte. questo tempo tanto più è lungo, tanto più il motore è spinto, alberi a camme che permettono rotazioni superiori. questa particolarità sfrutta un principio fisico, insomma, la fuoriuscita violenta dei gas di scarico determina una depressione che mentre il gas di scarico sta ancora uscendo, già la miscela fresca entra attraverso la valvola di aspirazione.
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Grado termico (delle candele), indica la capacità di una candela di smaltire il calore. Più la ceramica a contatto con i gas che bruciano è molto estesa ,si dice calda, al contrario quando la ceramica è molto ridotta si dice fredda. Dunque è il piede dell'isolante, che protegge la ceramica a determinare le caratteristiche termiche delle candele.
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Autoaccensione, in casi particolari può succedere che l'istante di accensione, ( combustione della miscela) avvenga in maniera autonoma. Varie possono essere le cause e possono procurare seri danni al motore se non si provvede tempestivamente. Prima di tutto, surriscaldamento del motore, benzina con numero ottani inferiore, candele non idonee, anticipo accensione non corretto (sia in più, maggiormente in meno), depositi carboniosi che generano un punto caldo nella camera di scoppio, ecc..... Insomma qualunque causa che provochi un surriscaldamento del motore. Anche un minimo registrato male ed eccessivamente alto può provocare questo fenomeno. Dimenticavo : togliendo la chiave di accensione il motore tarda a spegnersi con rotazioni incontrollate. Però può avvenire anche in marcia, solo che è più difficile da riconoscere.
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Cut off, anche intercettatore di minimo (sui carburatori) Prima della loro estinzione, i carburatori nel tempo hanno ricevuto vari "aggiornamenti", motori sempre più potenti e prezzo benzina sempre più alto, si cercava sempre di limare qualcosina, anche per un funzionamento migliore dell'auto. In parole povere si ideò, sia peri consumi sia per un freno motore migliore, di tagliare l'iniezione della benzina ( iniezione elettronica), quando si toglieva in decelerazione il piede dall'acceleratore, per poi riattivarla ad regime prefissato. Nei carburatori nella maniera più elementare, chiudendo il getto minimo con una elettrovalvola e riattivarlo come sopra. Cosi veniva meno anche quel fastidioso fenomeno dell'autoaccensione quando si spegneva il motore. Più semplice di cosi non so essere.
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freni a disco, questo tipo di freno ha da molto tempo soppiantato il freno a tamburo, (ingombranti, maggiore costo di produzione, difficile da mettere a punto, necessitavano di pulizie frequenti, sensibili all'acqua e dalla frenata non modulabile e un brutto arresto), La prima casa automobilistica che li montò di serie fu la Lancia, (non ricordo quale) Questi freni facili da costruire, facili da montare, esenti da manutenzione, (autopulenti, autoregistranti ) decretarono la quasi fine del freno a tamburo. Avevano però un inconveniente, per ottenere una efficace frenata occorreva una spinta notevole sul pedale del freno. IL servo freno mise tutti d'accordo. Questo sulle auto. La prima moto in assoluto fu la Honda CB 750 Four, con un "singolo" sulla ruota anteriore, gli altri seguirono......
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Venturi, è il termine improprio dato al diffusore del carburatore, la definizione Tubo di Venturi, viene dal nome di un fisico italiano che ne scopri l'utilità. Veniva o è ancora usato sulle carrozze ferroviarie ma non ne ricordo il motivo.
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Bicchierino, questo termine non proprio appropriato, indica un tipo di sistema a bicchiere, dato a motori mono e doppio albero (TWIN CAM ) in testa. Le nostre CB 750 F e CB900F ne sono d'esempio. La 750 FOUR no pur essendo un monoalbero in testa aveva le punterie a "dito".
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SHIM, sta ad indicare le pastiglie o i piattelli che si utilizzano nella registrazione delle valvole dei motori, sono calibrate di diverso spessore e vengono interposte fra il lobo della camme e la sede ricavata sul "bicchierino". Tramite una procedura, ed attrezzi specifici, se ne permette la sostituzione in modo abbastanza semplice, in alcuni casi invece era necessario smontare gli alberi a camme.
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CAMMA, o anche eccentrico , è l'organo che con il suo movimento di rotazione permette l'apertura delle valvole, è lei che con il suo profilo da "carattere" al motore, fondamentale se vogliamo intervenire in maniera pesante, nelle modifiche del motore. Oltre alla sostituzione integrale dell'albero a camme, è anche possibile "intervenire sul profilo" per renderlo più spinto.
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CAMERA DI COMBUSTIONE, o camera di scoppio, è un vano ricavato nella testata (non sempre) Dove avviene la combustione e l'espansione dei gas. La conformazione della camera di combustione è fondamentale per il rendimento del motore, sia per l'alloggiamento delle valvole sia per la candela di accensione, per consentire rapporti di compressione elevati senza che si verifichino effetti di detonazione (preaccensione)
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CANNA, (che non si fuma) o anche "camicia, è quella dove scorre il pistone. Può essere integrale, se ricavata in un sol pezzo di fusione con il cilindro, riportata se viene inserita in una fusione di alluminio. In alcuni esempi di motore vengono dette in "umido", sono inserite in sedi nel monoblocco ma sono amovibili, possono essere sostituite senza lo smontaggio completo del motore. Vedi Alfa Romeo, Renault, ecc.....
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BLOW-BY, termine inglese, indica quel trafilamento di gas che in un motore non più giovane trafilano attraverso le fasce elastiche, e tramite una serie di tubazioni per motivi ecologici vengono riciclati nel motore, mediante un nuovo ciclo di "lavoro"
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CUSCINETTO, organo che viene interposto fra due componenti, di cui uno fisso e l'altro mobile. possono essere ad attrito "radente" (cuscinetti albero motore, bielle), e ad attrito volvente (cuscinetti a sfera). I cuscinetti a guscio sottile (radenti), sopportano molto bene carichi elevati, più silenziosi, ma necessitano di una notevole lubrificazione. Vedi albero motore, in questo caso possiamo dire che l'albero letteralmente "galleggia" sul velo di olio che si crea. Quelli a sfera necessitano di meno manutenzione, sono adatti per cambi, alberi motore di motore a due tempi dove la lubrificazione (miscela) benché minima è sufficiente al loro funzionamento.
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REGISTRAZIONE VALVOLE (punterie) La registrazione delle valvole è una operazione molto importante, occorre seguirla in modo scrupoloso. Non serve solo per rendere il motore più silenzioso, ma influisce anche sul diagramma della distribuzione, una valvola di scarico con poco gioco anticipa di vari gradi l'apertura della valvola, con riduzione di spinta dei gas mentre anticipando l'aspirazione può aversi una dispersione del combustibile con lo scarico. Questo è detto in modo molto elementare perchè, ho semplificato al massimo, anche perche gli inconvenienti sono molteplici. Le valvole si registrano a freddo, attenetevi sempre ai dati ufficiali della casa, meglio perdere un po di tempo in più che fare un lavoro fatto male. Una valvola troppo lenta (gioco) rende inverso le anomalie del motore, mancato riempimento del cilindro, miscelazione di scarico e gas freschi, (è soltanto un esempio). Queste registrazioni possono essere con registri a vite sul bilanciere o mediante spessori calibrati posti sotto la camme
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Interessante davvero, praticamente un Devoto-Oli tecnico.
Se ti scopre la Hoepli...!
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Grazie Curvator cortese, grazie per avermi dato la Tua attenzione, hai citato mi sembra un dizionario o vocabolario, il secondo non lo conosco, potevi spendere qualche parola in più, avrei capito meglio se era ironia o un messaggio a lasciar perdere. Leggo sempre quello che scrivi, sebbene con un po di difficoltà,anche non conoscendoti ti ammiro e mi sei simpatico. ciao mimi
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Era un tono scherzoso, da buon toscano quale sono, però su un argomento serio.
I tuoi interventi sono nel pieno rispetto del titolo di codesto post, trattando di vocaboli ed argomenti seri relativi alla tecnica della nostra passione: motociclette e motori.
Dato che nessuno di noi trova il tempo di leggere un vocabolario tecnico, è assai interessante trovarlo nel nostro forum, evidenziato poco per volta.
Traspare la tua passione per i motori... e la voglia di metterci le mani.
Teoria e buona pratica sono il miglior regalo che si possa fare a noi ed alle nostre moto.
Un caro saluto, con simpatia, sperando di conoscerti in una delle nostre uscite,
curvator cortese
:icon_sunny:
P.S.
Il forum è per me un motivo di sereno rilassamento dai problemi della vita, con tanti amici condividenti la passione che fin da ragazzi tutti noi abbiamo, oggi soprattutto per le moto d'epoca;
lo scherzo o la battuta talora accompagnano gli interventi o le risposte, ma non vi regna mai la cattiveria o l'offesa.
Conoscendo gli amministratori ed il presidente, nonchè il consiglio direttivo ed i moderatori, e la maggior parte dei frequentatori,
se così non fosse, non penso che il marrano deviante avrebbe (cibernetica) vita lunga tra noi.
Ed è giusto che sia così.
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Grazie di cuore, a voi sembrerà strano, non perchè ho fatto sempre il carburatorista che debba essere "ignorante. Le parole, le definizioni saranno sempre quelle, non possiamo e non posso cambiare a modo mio le leggi della termodinamica o trovare parole comprensibili a pochi per dire a cosa serve un cuscinetto. ciao speriamo di incontrarci quando il tempo sarà più clemente. mimidiroma
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Diagramma di distribuzione, indica i punti di inizio apertura e chiusura delle valvole, e sono indicati in gradi di rotazione dell'albero motore. Da sempre si parla anche diagramma di distribuzione per indicare la fasatura dell'albero a camme. Anticipi di apertura e ritardi di chiusura di grande entità caratterizzano diagrammi di motori con prestazioni elevate, caratteristiche dei motori da corsa. Il diagramma della distribuzione è tuttavia regolato dal profilo delle camme, come già descritto.
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Cari Allievi, questo è il mio ultimo intervento, visto battute e ilarità che suscita . POMPA di RIPRESA sui carburatori Questo servirà a molti a capire i difetti che si creano quando si interviene modificando il sistema di aspirazione (scatola del filtro o aerbox) nei motori a carburatori. Nei carburatori, con diffusori di grande diametro (dipende dalla cilindrata unitaria), ad una rapida apertura della valvola a farfalla, non corrispondeva ad una altrettanto salita del regime di giri, questo era dovuto che mentre l'aria essendo un gas era lesto nell'entrare, la benzina, avendo un peso specifico maggiore, "faticava" a mettersi in movimento ed unirsi all'aria. Ne conseguiva accelerazioni mancate, fiamme dal carburatore, ecc........(miscela magra) E vero, i nostri sono a depressione, ma è evidente che il difetto è ancora presente. La pompetta di ripresa, è un dispositivo che immette una limitata quantità di benzina ogni volta che interveniamo sull'acceleratore. Sulle moto ne è da esempio la Ducati, con alcuni modelli degli anni passati I modelli di moto prodotti per nazioni con climi particolari, (vedi USA - Canada), avevano questa particolarità.
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DIFFUSORE (del carburatore), insieme alla farfalla, regola la quantità di "aria" aspirata dal motore. Esso è formato immaginando 2 tronchi di cono uniti per la base minore. E' in questa strettoia che si crea quella depressione che darà modo alla benzina di uscire dallo spruzzatore ed entrare nel motore. Possono essere fissi di fusione, o amovibili. La sostituzione del diffusore comporta cambiamento nelle caratteristiche del rendimento del motore (prestazioni). utilizzandolo più piccolo, si può avere una risposta migliore del motore a regimi medio bassi, ma perdita di velocità, mentre aumentandone il diametro, migliore tiro in alto, ma lento di ripresa. Meditate........
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WANKEL E' il nome dato ad un tipo di motore a 4 tempi in omaggio al suo inventore, caratteristica non comune di questo motore era la totale nullità dei movimento alternato dei pistoni, e alla totale assenza di valvole. Era un motore a pistone "rotante" La NSU lo lanciò sul mercato con una piccola autovettura di nome Prinz, poi più tardi il modello NSU RO. Consumi elevati sia di benzina che di olio ne decretarono la fine. Attualmente la giapponese MADZA, attuale proprietaria del brevetto ne commercializza un modello sportivo.
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ORBITER Anche questo è il nome di un motore innovativo, inventato (mi sembra) da un ingegnere brasiliano La sua caratteristica è data che, pur essendo un motore a benzina a 4 tempi, era privo di valvole. Fecero lunghi test sui banchi prova, evidentemente non convinsero ne investitori, ne case automobilistiche. Se ne persero comunque le tracce.
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TITOLO è la giusta definizione che si da per quantificare la giusta quantità (in peso) di aria e benzina. Non vorrei sbagliare ma credo che la proporzione sia di 1 /14,7, ossia 1 quantità di benzina per 14,7 quantità di aria. Questo serve a far si che la benzina bruci completamente senza fumosità allo scarico ( grassa). Oggi con nuovi motori e nuove tecnologie, questa soglia è ampiamente superata.
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SENSORE è un termine comune atto ad indicare elementi che possano fornire informazioni a centraline, strumenti di misura ecc....Essi trasformano in segnali elettrici (impulsi), quelli ricevuti da componenti meccanici.
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ALETTATURA nei motori raffreddati ad aria, per aumentare e rendere ottimale il raffreddamento, le superfici dei cilindri e delle testate, sono "alettate" per far si che se ne aumenti la superficie a contatto con l'aria. Anche la "coppa" dell'olio può avere queste alettature, sebbene meno estese. L' olio, oltre ad essere un lubrificante, e il principale interprete del raffreddamento delle nostre CB
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PISTONE, è l'organo mobile alloggiato all'interno di un cilindro, e tramite lo spinotto è collegato alla biella, questi è a diretto contatto con i gas della combustione, che espandendosi lo spingono in basso. E' costruito in lega di alluminio, (ne esistevano anche in ghisa) mediante fusione, ma per prestazioni superiori sono stampati a caldo. Il pistone, ha la "forma" di un tronco di cono, la parte superiore essendo esposta a temperature elevate, è più ridotta rispetto al diametro inferiore per compensare la dilatazione. Il pistone di un'auto moderna, ben differisce da quelli di qualche decennio fa, materiali migliori, olio con elevate caratteristiche termiche e meccaniche e giochi di montaggio ridotti, hanno fatto si che il pistone riducesse le sue dimensioni, acquistandone leggerezza e solidità. Alcuni hanno la superficie di contatto con il cilindro rivestita di materiale antifrizione, altri fusi con inserti di acciaio per limitarne la dilatazione
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SEGMENTI (o fasce elastiche), L'accoppiamento cilindro pistone, per quanto oggi ridotto, non permetterebbe mai una perfetta tenuta dei gas, ed ecco che nella parte superiore del pistone, poco sotto il cielo ( si chiama cosi il pistone visto dall'alto), ci sono due o tre incavi dove sono alloggiati degli anelli elastici in acciaio , leggermente più grandi del pistone, che montati con metodo faranno da tenuta per i gas. Tradizionalmente gli anelli di tenuta sono due, il terzo più in basso funge da "raschiaolio", cioè non permette all'olio (essendone in abbondanza tramite sbattimento) di raggiungere in maniera eccessiva, la parte superiore del pistone. I pistoni dei motori a due tempi montano due fasce, ma non è raro trovarne una, non montano il raschiaolio perchè la lubrificazione avviene con la miscela. L'olio contenuto nel motore lubrifica il cambio.
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BILANCERE il bilanciere è un organo meccanico, che munito di uno o due bracci, oscillando su un asse o su di un fulcro rotondo, determina l'apertura delle valvole. Sono costruiti in acciaio fucinato, ma non mancano quelli in lamiera stampata, fusi in ghisa o in alluminio. In questo caso, la parte di contatto con l'eccentrico e rinforzata da una placchetta metallica, mente in quelli in acciaio, la parte subisce un trattamento termico di indurimento. In casi particolari questo contatto, per ridurre l'attrito, si usano dei rulli. L'estremità opposta, quella sopra la valvola è munita di un registro filettato per registrare le valvole.
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ASTE DEI BILANCERI nei motori, sia moto che automobilistici, quelli che montano sia uno che due alberi a camme nel basamento, il bilanciere riceve il movimento da una serie di aste metalliche, che ha contatto con l'albero a camme permettono l'apertura delle valvole. Sono sistemi ormai obsoleti, ma ancora in uso. Il sistema "aste e bilancieri non permette infatti regimi di rotazione elevati, la camme in testa è ormai nei motori "moderni " universalmente adottata.
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POWER JET (getto di massima potenza), nei carburatori, quando si raggiungono regimi di rotazione del motore elevati, interviene questo getto benzina, opportunamente tarato, con un circuito autonomo, inviando un getto di benzina supplementare nel condotto del carburatore. Quindi, piena potenza e valvola a farfalla totalmente aperta, e un regime motore particolarmente elevato.
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VOLANO La rotazione dell'albero motore, non è poi tanto omogenea come sembrerebbe, durante il funzionamento del motore si susseguono fasi utili e fasi passive. Il volano, è costituito di un grosso disco metallico, di peso adeguato, che immagazzina energia (cinetica) nelle fasi attive, e la restituisce in quelle passive, aiutando la rotazione del motore ad essere più lineare possibile. E' anche importante per il fissaggio della frizione, e sulla sua periferia trova alloggiamento una cremagliera dove il motorino di avviamento permetterà la messa in moto del motore. Il peso del volano ricopre un ruolo importante nella vettura e funzionamento del motore. Alleggerendo il volano nelle auto modificate, (esempio Fiat 500 cinquino) si avrà un motore più lesto a salire di giri, ma poco allungo e scarso rendimento in salita. La potenza del motore sarà medesima perchè i giri non aumentano alleggerendo il volano, quindi alleggerendolo avremo solo una migliore risposta del motore.
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VOLANO La rotazione dell'albero motore, non è poi tanto omogenea come sembrerebbe, durante il funzionamento del motore si susseguono fasi utili e fasi passive. Il volano, è costituito di un grosso disco metallico, di peso adeguato, che immagazzina energia (cinetica) nelle fasi attive, e la restituisce in quelle passive, aiutando la rotazione del motore più lineare possibile. E' anche importante per il fissaggio della frizione, e sulla sua periferia trova alloggiamento una cremagliera dove il motorino di avviamento permetterà la messa in moto del motore. Il peso del volano ricopre un ruolo importante nella vettura e funzionamento del motore. Alleggerendo il volano nelle auto modificate, (esempio Fiat 500 cinquino) si avrà un motore più lesto a salire di giri, ma poco allungo e scarso rendimento in salita. La potenza del motore sarà medesima sia che pesi 7 Kg sia che ne pesi 4.
Alleggerire il volano nei motori prestanti e vitaminizzati ha quindi un senso, non tanto per variare la velocità di punta, ma per arrivarci prima (salite permettendo), aumentando nel contempo il freno motore.
Se si esagera però...si fa male al motore ed al suo equilibrio.
Mi domando però se appesantire il volano non comporti, invece, un pò di assorbimento di potenza.
Agire sulla centralina ha un effetto di gran lunga superiore sulle prestazioni del motore, come ben sanno alcuni esperti delle nostre CB 900 che non hanno mai pensato di toccare il volano, ma la centralina sì, utilizzando quella del kawasaki gpz 900 con ottimi risultati.
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Ciao Curvator cortese, innanzi tutto scusami. Alleggerire un volano non è mai una cosa buona, sulle auto viene fatto esclusivamente pe rché il motore salga subito di giri e lavori esclusivamente ai massimi regimi. Ho volontariamente indicato le 500, perché tanti credono che alleggerendo il volano che il motore sia più prestante, non c'è maggior sbaglio, quel Kg che andranno a togliere lo pagheranno alla prima salitella. Le F1 sono pressoché prive di volano, (esagero), perché i motori debbono viaggiare sempre ai massimi regimi, per non scendere mai di coppia. Ho sempre letto di quella modifica della centralina, però ci sono troppe scuole di pensiero su la regolazione dell'anticipo, chi dice una cosa chi un'altra, tanti la mettono e poi la tolgono, non saprei dare un giudizio perché non ne ho esperienza. ciao Dimenticavo, riguardo al volano alleggerito, che il regime del motore sarà medesimo, solo che ci arriverà prima, con eguale potenza.
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...Ho sempre letto di quella modifica della centralina, però ci sono troppe scuole di pensiero su la regolazione dell'anticipo, chi dice una cosa chi un'altra...
Vero, ci sono stati diversi pareri sulla regolazione dell'anticipo, ma i pareri sono una cosa e i test fatti con la pistola stroboscopica a tutti i regimi (per lo meno quelli utili...), sono fatti. E' stato quel che ho fatto quando l'ho montata sulla mia e non ho mai avuto problemi, nonostante l'effettivo aumento di prestazioni. Alla fine l'ho tolta, non perche' fossero incominciati i problemi, ma solo perche' visto che non e' l'aumento di prestazioni quello che cerco, tanto vale non spremere il motore piu' del dovuto.. Per questo mi sono sfogato col 900 :)
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Perfetto BigC, siamo in sintonia, anche a me piace non spremere il motore (anche perché non ne sarei capace), vado in moto, ma non so guidarla, la mia è una eterna passeggiata. Per la centralina ni piacerebbe provarla, e fare esperienza. Tanti anni fa, digiuno di elettronica, nel metterla in moto dopo un anno usai il carrello per avviare il motore, rimase ferma 11 anni. ciao
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SEDI VALVOLE, è la superficie dove il "fungo" della valvola andrà a fare tenuta, è di forma tronco-conica, ed è della medesima inclinazione della valvola. Nelle testate in ghisa, le sedi erano integrali nella testa, ma con superficie indurita da un processo termico, mentre nelle teste di alluminio sono riportate in ghisa, acciaio o bronzo montate a pressione. Il montaggio di queste sedi richiede particolare attenzione, a volte occorre riscaldare la testa per far si che il metallo si dilati per poi inserirle a pressione, altre volte si raffreddano gli anelli con l'azoto liquido, ghiaccio secco o propano liquido per ridurne le dimensioni per poi fissarle in maniera perenne.
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VALVOLE dei motori a scoppio, sono dette unidirezionali perché consentono il passaggio di un fluido in un solo senso. Quelle che conosciamo noi sono alloggiate nella testata, nel numero di due o quattro, per cilindro, ma esistono casi in cui possono essere 3 o anche 5. Comandate dal bilanciere o direttamente dalla camma dell'albero di distribuzione, permettono l'ingresso della miscela fresca e la fuoriuscita dei gas combusti dal cilindro. Devono resistere ad elevate temperature, quindi sono costruite con acciai speciali, quella di scarico poi, può essere cava internamente e riempita di sodio per sopportare meglio la temperatura. Esistono poi delle valvole "lamellari", per regolare l'aspirazione nei motori a 2 tempi.......
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Cari amici, il mio computer ha preso l'influenza, lo porto dal meccanico. Un saluto a voi tutti, a presto....ciao purtroppo il problema persiste, ho Sony Vaio, a volte quando lo accendo si spegne e per ripartire sono dolori. andrò a farlo vedere.
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PARLIAMO di valvole. Abbiamo sempre letto, leggendo le caratteristiche dei motori di "oggi", quel 16 valvole, sempre riportato in evidenza, ebbene, non è che sia proprio una novità degli ultimi anni, ma tornando indietro di mooolti anni, se ne trovane tracce su motori da corsa sia auto che di moto. La potenza in un motore, aumenterà solo se sapremo aumentare il regime del motore, più girerà "alto" e più sarà potente, e per farlo girare in alto occorre intervenire sia su l'alimentazione e come alimentarlo. Installare un sistema di alimentazione più grande,per poi avere una bocca piccola non è il massimo, è provato che due valvole piccole alimentano meglio di una grande. Però (e ce ne sono tanti), i "vecchi" motori ad 8 valvole non sono poi tanto da disprezzare, sono più economici, rendono meglio a regimi medio bassi, meno uso del cambio, insomma più sensibili nella guida. Gli altri (ovviamente non tutti) andando piano soffrono un po di affanno, si fa molto uso del cambio, sono brillanti a regimi medio alti, il perchè è dato che le 16 valvole rendono meglio ad alti regimi. Anche il cambio ha avuto la sua evoluzione, una volta la quinta marcia era riportata in evidenza sul retro, ora si fanno a 6 e il perchè è dato proprio da quel 16 o 4 che stanno sopra il cilindro. Aumentando i giri, aumenta la coppia motrice, ma sale anche dove se ne sentono i benefici, ecco, le 6 marce servono a questo, mantenere il motore nella coppia ottimale. Non ho citato le valvole di scarico, ma, a differenza delle valvole di aspirazione, qui i gas spingono per uscire, se ne potrebbe fare a meno (per ragioni economiche), ma per le "pari opportunità" ricevono anche loro una "compagna"
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TURBOLENZA è un movimento di estrema forza (vortice), che viene impartito alla miscela aria benzina dentro al cilindro. La combustione all'interno del cilindro, sarà tanto più veloce quanto questo vortice sarà vigoroso. Si avrà cosi una combustione più rapida e omogenea, priva di fumosità,e maggiore rendimento termico. Al contrario, una turbolenza limitata, rende il motore con fini prestazionali limitati. Certamente lo studio di queste caratteristiche termiche, viene fatto in sede di progetto del motore.
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PUNTERIE IDRAULICHE è un tipo di punteria a "bicchiere", con incorporato un dispositivo telescopico idraulico, alimentato con olio del del sistema di lubrificazione del motore. La lunghezza di estensione (registrazione) può cosi variare, e questa variazione consente di riprendere automaticamente il gioco. Si eliminano cosi le manutenzioni periodiche e permette al motore un funzionamento più silenzioso.
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MULTI-POINT Questo termine viene utilizzato, per indicare quei sistemi di iniezione dove in ogni cilindro viene utilizzato un iniettore che spruzza il carburante nel collettore di aspirazione. Può essere anche Sigle-point, ma in questo caso, montato sopra il collettore di aspirazione, provvede ad alimentare tutti i cilindri. Il sistema ad iniezione, differisce dal carburatore per una migliore dosaggio della miscela aria-benzina, minimo più regolare, consumi più contenuti e la quasi assenza di manutenzione. Al carburatore però, dobbiamo dare la gloria che merita, il motore era molto più pronto alla risposta in accelerazione, poi consumi maggiori, la quasi impossibilità di adeguarlo a norme restrittive antinquinamento, pena mortificazioni in potenza, ne decretarono la fine.
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VASCHETTA (del carburatore), Il carburatore nel suo insieme, comprende anche una vaschetta, dove si alimentano i vari getti e dispositivi del carburatore. La definizione è"vaschetta a livello costante, dove una valvola a spillo regola l'afflusso del carburante e ne determina il livello, molto importante ai fini della regolarità e rendimento del motore. Il livello, viene prestabilito per fare si che non superi una determinata quota (deve rimanere al di sotto dello spruzzatore, altrimenti a motore fermo potrebbe esserci un travaso di carburante,) in relazione alle caratteristiche del carburatore. In campo motociclistico, tornando indietro nel tempo, la Dell'Orto fece dei carburatori a vaschetta "separata", avendo applicazione su motori sportivi, per avere meno ingombro veniva montata anche a distanza dal carburatore, e permetteva la regolazione del livello a seconda dell'uso. Facevano parte della serie Dell'Orto SS, montato in tutti i motori da competizione, o sport.
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INIETTORE è il principale artefice del declino del carburatore, è un dispositivo impiegato per immettere nei collettori di aspirazione, o direttamente nel cilindro, il combustibile finemente polverizzato (quasi un aerosol). Oggi sono tutti elettroiniettori, comandati da una centralina elettronica, nella quasi totalità della produzione motoristica, mentre un tempo erano metallici, con all'interno un elemento mobile che vincendo la reazione di una molla opportunamente tarata, faceva sollevare un ago e immetteva nel cilindro o collettore un getto a pressione. Questi però veniva alimentato da una pompa di iniezione collegata al motore, ed entrambi necessitavano di continui interventi di manutenzione. Assorbimento di potenza, costi eccessivi, rumore (nei diesel) posero fine al loro impiego. Aggiungo, la pompa di iniezione era a sua volta alimentata da una ulteriore pompa meccanica.
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POMPA di ALIMENTAZIONE o pompetta di alimentazione, veniva montata su tutti gli autoveicoli e anche nei motocicli se pur raramente. Serve (serviva) ad alimentare il carburatore, richiamando benzina dal serbatoio con un getto di pressione molto limitato, quasi un pulsare, per non creare una eccessiva pressione sulla valvola a spillo del galleggiante. Poche moto hanno beneficiato di questo servizio, avendo esse il serbatoio del carburante sopra al carburatore, ricevono il combustibile per caduta. Questo in quelle di "qualche" anno fa, oggi tutte hanno ricevuto un sistema di iniezione elettronica, e la pompa qui installata lavorando con pressione decisamente maggiore, permette all'iniettore una volta aperto di far entrare il carburante nel cilindro. Preciso, nelle auto la pompetta di alimentazione era necessaria per via del serbatoio montato sotto la vettura, comunque ricordo un modello di Fiat Topolino, che avendo il serbatoio in alto, montato dentro al cofano motore, ne era privo.
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RENDIMENTO TERMICO di un motore. Il rendimento termico di un motore, è costituito dal rapporto tra l'energia effettivamente trasformata in "lavoro", e quella che teoricamente resa disponibile dalla combustione . Occorre calcolare che non tutto il calore viene trasformato in energia, gli attriti, il sistema di raffreddamento, il contatto con l'ambiente, ecc...., quindi buona parte del calore si disperde, perciò la combustione dei gas si trasformerà in lavoro, quanto maggiore sarà il rendimento termico. Il rendimento termico aumenta aumentando il rapporto di compressione (i motori diesel ne fanno da esempio, pur usando un combustibile con potere calorifico minore), ma qui oltre a particolari camere di scoppio (motori a benzina) anche l'utilizzo di miscele magre (titolo), permette di aumentare il rapporto di compressione. Il rapporto di compressione dei motori Diesel, è sempre stato molto elevato, arrivavano anche a 20 /1, oggi mediante maggiori pressioni di iniezione (1600 bar e oltre), con il gasolio più vaporizzato è stato possibile anche una riduzione il rapporto di compressione per una più facile accensione.
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DETONAZIONE o battito in testa, si chiama cosi quella combustione di tipo esplosivo che avviene prima che la combustione innescata dalla candela , finisca di bruciare tutta (la miscela). Si creano cosi onde di pressioni enormi contro le pareti del cilindro, e sul cielo del pistone, che se ripetuti nel tempo possono portare a danni considerevoli, (vedi sfondamento del pistone). Principale imputato è l'anticipo accensione eccessivo, rapporto di compressione elevato, carburante con potere antidetonante basso.
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GRIPPAGGIO con questo termine si indica un fenomeno che si verifica quando tra un organo mobile e l'alloggiamento (canna del cilindro,cuscinetto ecc...) si annulla quel gioco di montaggio o si rompe quel velo di olio lubrificante che separa le due superfici di contatto. Questo è quasi sempre a causa di un eccessivo aumento del calore, l'olio con l'aumento della temperatura, perde le sue proprietà di lubrificazione e ne consegue un rapido danneggiamento delle due superfici metalliche, che vanno da tracce di forzamento a veri e principi di saldatura con asportazione di materiale. Oggi nei motori moderni è rimasto un ricordo, può sussistere in qualche motore a 2 tempi, ma anche qui, ormai tutti con la lubrificazione separata, potrebbe essere solo causa della nostra negligenza.
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IDROCARBURI sono i composti chimici organici più semplici costituiti da atomi di carbonio e idrogeno. Essi hanno avuto origine dalle immense foreste che ricoprirono la Terra, e con processi di milioni di anni si sono trasformate in petrolio e gas. Mescolati con l'aria possono bruciare, possono essere sia gassosi che liquidi, la benzina , il gasolio, il gas naturale, sono una parte dei prodotti che vengono utilizzati quotidianamente
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INTERASSE comunemente con questo termine indichiamo il passo di un veicolo, ossia la distanza che separa l'asse anteriore con l'asse posteriore. Nelle nostre moto il perno della ruota anteriore con l'asse della ruota posteriore. Qui questa distanza è variabile, registrando la catena già abbiamo delle variazioni, e anche diversi . assetti nelle competizioni, mentre nelle auto è fissa. Qualunque organo meccanico dotato di 2 fori ha un suo interasse, ammortizzatori, bielle, coppia di cilindri, ecc... Ad esempio nella biella, l'interasse è la distanza dal centro dell'occhio piccolo (piede), al centro dell'occhio grande (testa).
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MATERIALE D'ATTRITO è quello che ricopre le superfici di lavoro delle ganasce dei freni a tamburo, delle pastiglie dei freni a disco, nella superficie del disco della frizione, se è a secco. Deve avere un elevato coefficiente di attrito, sopportare temperature elevate e consumarsi in misura assolutamente minima. Vengono impiegati impasti con veri e propri tessuti in amianto, oggi non più usato, sostituito con materiali di attrito ottenuti per sinterizzazione (metallici) o di materiali organici. Ho provato con la mia moto le pastiglie sinterizzate, ottenendo una frenata molto più efficace, di contro però, rumorosi a freddo e il disco ne soffriva un po. Per la mia guida ho preferito tornare alle organiche. (ovviamente è una mia personale opinione)
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BREAKERLESS cosi vengono definiti i sistemi di accensione elettronica privi di ruttore (puntine platinate). In essi il ruttore meccanico tradizionale è sostituito da un complessivo rotore + captatore che funziona sfruttando impulsi magnetici o perfino impulsi luminosi. Questo sistema di accensione non è soggetto ad usura, e neanche di manutenzione. IL rotore può essere alloggiato nel distributore di accensione oppure potrebbe essere costituito da una puleggia o anche dallo stesso volano motore.
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VAPOR LOCK fenomeno che si presenta maggiormente nelle auto, quando la temperatura dentro al vano motore diventa elevata. Si formano delle bolle di vapore nelle tubazioni del sistema di alimentazione, che procuravano irregolarità di funzionamento del motore con arresti e perdita di potenza. Questo avveniva maggiormente con le auto a carburatore. I più anziani ricorderanno quanti interventi con stracci umidi per raffreddare le pompette di alimentazione delle Fiat 500 e 600 di tanti anni fa, sempre con una bottiglia di acqua pronta a l'uso nel cofano motore.
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CINGHIA POLY-V con questo termine si indica un particolare tipo di cinghia, essa è caratterizzata da una eccezionale flessibilità e di generosa lunghezza, largamente impiegate per comandare simultaneamente svariati accessori del motore. Una sola di esse è in grado di sostituire più cinghie trapezoidali. Le cinghie poly-v sono larghe e appiattite e lavorano su pulegge a più gole di ridotta profondità, non slittano e sono molto longeve. ( ma costano care)
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CINGHIA DENTATA è un organo di trasmissione che consente di inviare il moto da un albero conduttore a uno o più alberi condotti, purchè ad esso paralleli. Questa caratteristica la rende adatta per comandare gli organi della distribuzione. Sono cinghie piane dotate di denti che si inseriscono nelle scanalature riportate nelle pulegge a cui si avvolgono. Sono costruite in cordicelle di kevlar (materiale inestensibile) ricoperte di gomma sintetica, da una parte viene riportato il profilo dei denti (trapezoidale o arrotondato) che permetterà la rotazione dell'albero della distribuzione. Non necessitano di manutenzione e sono molto silenziose In alcune marche di moto sostituisce la catena di trasmissione.
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FADING questo fenomeno si verifica quando, a seguito di un eccessivo surriscaldamento, i freni perdono la loro efficienza. Particolarmente ne soffrivano i freni a tamburo, poco raffreddati, in particolare quando si percorrevano lunghe discese. Nelle moderne auto, utilizzando un sistema misto, con freni a disco montati anteriormente questo inconveniente è pressochè scomparso.
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MOTRONIC così viene definito un sistema integrato di accensione-iniezione dotato di un'unica centralina elettronica, messo a punto dalla Bosch. questo sistema garantisce una pressochè totale gestione del motore. Con esso è possibile anche il controllo della fasatura variabile della distribuzione, qualora i motori ne fossero provvisti.
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FASATURA VARIABILE è una delle più interessanti tecniche apparse anni fa sui motori di serie. Consentono di modificare il diagramma della distribuzione, in pratica permette di modificare l'apertura e la chiusura delle valvole durante il funzionamento del motore. In questo modo è possibile ottenere un campo di utilizzazione molto ampio, con "tiro" vigoroso a medio e bassi regimi, avendo ottenuto una fasatura più vantaggiosa nelle differenti situazioni di funzionamento. Ne traggono vantaggio i consumi, le emissioni, e una guida più facile.
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RUOTA FONICA La ruota fonica è un disco rotante (ma non suona), dotato di una serie di intagli o di appendici lungo la sua circonferenza. Può essere vincolata ad una ruota ma anche ad una puleggia del motore, e sempre vicino ad essa viene collocato un sensore che consente di misurare la velocità di rotazione. Un esempio può essere dato per comandare un contagiri, o per i sistemi di antibloccaggio delle ruote ( leggi ABS) o quelli di anti-pattinamento.
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VARIATORE DI ANTICIPO è un dispositivo,generalmente a masse centrifughe, che consente di aumentare l'anticipo di accensione con l'aumentare della velocità di rotazione del motore, secondo quanto stabilito dal costruttore in fase di messa a punto. Oggi nelle moderne accensioni elettroniche e nei moderni sistemi di iniezione con microprocessori, i dispositivi di questo tipo non vengono più utilizzati. In modo del tutto analogo servivano per variare l'anticipo di iniezione nei motori Diesel.
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DEBIMETRO E' un dispositivo impiegato in molti sistemi di iniezione, in grado di misurare la quantità di aria aspirata dal motore, e comunicarla alla centralina di controllo del sistema di iniezione. Quelli più usati anni fa erano del tipo a "piatto basculante" o ad "aletta fulcrata, una specie di "flap", ambedue prodotti dalla Bosch. Più recenti sono quelli a filo caldo, molto più semplici ed economici, leggono meglio i dati relativi alla massa d'aria che il motore aspira e li elaborano con maggiore velocità.
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CAMBER anche questo è un termine inglese, indica l'angolo di campanatura delle ruote. Con il veicolo in posizione di marcia rettilinea osservandolo dal davanti. L'angolo di campanatura viene rilevato misurando tra la verticale e il piano di mezzeria della ruota. Questa (campanatura) si considera positiva, se hanno la parte superiore delle ruote inclinata verso l'esterno, al contrario negativa, se la parte inferiore è inclinata verso l'esterno. Questo viene definito in base di progetto del veicolo, queste indicazioni vanno rispettate, pena un comportamento anomalo del veicolo su strada e consumi anormali per i pneumatici. In tempi non sospetti i pneumatici ancora non esistevano e un certo Leonardo......
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CALIPER ancora un termine anglosassone, viene utilizzato per indicare le pinze dei freni.
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ANALOGICO con questo termine si indicano misure e valori che variano in continuità. Sono analogici gli indicatori dotati di una lancetta e di una scala graduata, che eseguono una lettura continua. DIGITALE è il contrario di analogico. Un indicatore digitale è formato da un quadrante dove i valori di lettura sono riportati in maniera discontinua, a "salti", e forniscono informazioni per mezzo di numeri o lettere luminose.
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DISTRIBUZIONE DESMODROMICA in quasi tutti i motori a combustione interna le molle delle valvole vengono richiamate in sede per mezzo di molle di tipo ad "elica", ma non sono mancati altri esempi di molle a "spillo" o a barre di torsione, aggiungendo poi quelle di tipo pneumatico. Nel tempo, molti sono stati i tentativi per eliminare questo sistema di chiusura, senza elementi elastici, avviando lo studio su distribuzioni desmodromiche, che avrebbero permesso l'apertura e la chiusura delle valvole mediante meccanismi, non vincolanti al regime del motore. Con il richiamo in sede della valvola, la molla ha un suo limite che è vincolato al numero di giri, oltre è impossibile andare. I tentativi furono molteplici da parte delle case automobilistiche, ma l'unica che seppe distinguersi fu la Mercedes Benz che ne utilizzo un tipo sui motori di formula 1 utilizzati tanti anni fa ( 1954-1955). Da numerosi anni a questa parte l'unico costruttore al mondo ad utilizzare il sistema desmodromico per il richiamo delle valvole è la Ducati, che lo utilizza in tutte le sue moto, sia su strada che da competizione e pare con eccellente successo. Il sistema desmo se da un lato permette un richiamo valvole rapidissimo, senza sfarfallamenti valvole in caso di fuorigiri, dall'altro fa aumentare considerevolmente i costi di produzione che ne limita l'utilità in tutti i motori.
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FUORIGIRI temine che indica quando il motore raggiunge e supera quello di massima potenza. Nelle moto o autovetture dotate di un contagiri questa zona viene indicata da un settore rosso o arancione. Il funzionamento in fuorigiri è sempre da evitare, sia per il rischio che le valvole "sfarfallando" possano toccare il cielo del pistone con inevitabili conseguenze, sia perchè andando oltre il regime di massima potenza questa viene a diminuire, lo dimostra il fatto che il massimo regime che sopporta il motore non corrisponde a quello di massima potenza.
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CASTER è il nome dato all'angolo (generalmente sulle ruote anteriori) che una linea verticale al suolo forma con l'asse del portamozzo, e viene detto di incidenza. L'angolo Caster è positivo se l'asse del fuso a snodo (prtamozzo) incontra il suolo avanti al punto di contatto del pneumatico con il suolo stesso. E' negativo se l'asse in questione incontra il suolo dietro il punto di appoggio del pneumatico.
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CLOSED DECK vengono così definiti i basamenti (carter nelle moto) con il blocco cilindri incorporato tramite fusione. In questo caso il blocco è caratterizzato da canne cilindro integrali o riportate che possono esser a secco o in umido.
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CURVE CARATTERISTICHE del motore sono quelle che indicano la potenza, coppia e consumo specifico del motore. Vengono ottenute al banco prova, facendo funzionare il motore al massimo numero di giri (farfalla carburatore tutta aperta) e variando la velocità di rotazione agendo su di un freno dinamometrico (del banco stesso). I dati raccolti ci permettono di ottenere grafici che ci indicheranno il "carattere"del motore. Vedremo che la curva di coppia salirà fino ad un valore massimo ad un determinato regime per poi scendere in maniera progressiva, mentre la potenza continuerà a salire, perchè è il prodotto tra la coppia motrice e il numero di giri, poi arrivati in prossimità del regime massimo comincerà a decrescere rapidamente. La fine della curva della coppia motrice coincide con quello della potenza, tenendo conto del regime (ma non con la massima potenza). Non è detto che un motore potente sia migliore di uno meno, quello che conta è la coppia. Più il grafico è lineare, "piatto" e meglio se ne sfruttano le doti.
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DILATAZIONE TERMICA con il crescere della temperatura, i corpi tendono ad aumentare di dimensione a causa della dilatazione termica.Questa varia a seconda dei materiali e per le leghe di alluminio è notevolmente superiore a quelle dei materiali ferrosi (acciaio, ghisa ecc...). Questo sta ad indicare che una volta portati alla stessa temperatura un particolare costruito in alluminio si dilata maggiormente di un medesimo componente costruito in ghisa o acciaio.
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DOPPIA ACCENSIONE in alcuni motori si impiegano 2 candele per ogni cilindro normalmente collocate ai lati opposti della camera di combustione. Per indicare questa particolarità si dice Twvin- Spark, sigla che identifica alcuni motori Alfa Romeo. Con due candele si ha una combustione più rapida della miscela, migliore partenza a freddo e regime motore più elevati, oltre a meno probabilità di perdere un cilindro per una candela mal funzionante.
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EPROM con questo termine (sempre inglese) si indica una memoria che impartisce dati ad una centralina elettronica, con la possibilità di poter essere riprogrammata. Questa memoria può essere cancellata e riprogrammata ma è di sola lettura, è impiegata nei sistemi di iniezione o in accensione iniezione integrati per motori di elevate prestazioni. E' utile anche in fase di messa a punto per definire una corretta mappatura dell'anticipo e dell'iniezione.
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VISCOSITA Così viene definita la resistenza allo scorrimento opposta da un fluido. In altre parole si tratta dell'attrito interno al fluido stesso, molto importante negli oli a cui si applica una norma facendo ricorso ad una scala messa appunto dalla SAE. Oli a gradazione unica ormai in disuso indicavano SAE 30 per temperature fredde e SAE 40 per temperature estive. Superata questa fase pioneristica oggi gli oli sono tutti multigrado, con qualità un tempo inimmaginabile.
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RUOTA LIBERA consente di trasmettere il moto ad un albero in un solo senso di rotazione. Stessa cosa una ruota libera funziona anche per trasmettere il moto in un solo senso da un albero ad un organo (ingranaggio o ruota che sia) su di esso istallato.
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RENDIMENTO MECCANICO nel passare dai cilindri al volano motore, una parte dell'energia meccanica sviluppata va persa causa gli attriti esistenti degli organi in movimento. Il rapporto tra la potenza effettiva e quella "indicata",cioè quella effettivamente prodotta sul pistone costituisce il rendimento meccanico. Le perdite per attrito sono dovute ai pistoni e i loro segmenti, ma non indifferenti quelle dovute allo "strisciamento" dei cuscinetti di banco e di biella, si aggiungono poi le perdite dovute al "pompaggio" dei pistoni nelle fasi passive di aspirazione e scarico, e non meno da prendere in considerazione il freno che subisce l'albero motore ha contatto con l'olio contenuto nella coppa motore. Altra considerazione, il rendimento meccanico peggiora progressivamente con l'aumentare del regime del motore.
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RENDIMENTO VOLUMETRICO ci indica quanto sia importante la "respirazione "del motore. E' il rapporto tra la quantità di aria effettivamente aspirata nella fase di aspirazione e quella che a temperatura ambiente occupa all'interno del cilindro (volume). Il rendimento volumetrico varia con l'aumentare dei giri del motore e raggiunge il suo massimo in corrispondenza del regime di coppia massima (non di potenza). Molto importante è ridurre al minimo le resistenze nei condotti di aspirazione. aumentarne la sezione, valvole di diametro maggiori ecc..., per permettere alla colonna d'aria di sfruttare la sua inerzia per migliorare così il riempimento del cilindro.
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TURBO-LAG indica comunemente il ritardo alla risposta del motore a prendere giri azionando il pedale dell'acceleratore nei motori a ciclo Otto turbo-compressi. Questo è dovuto al fatto che in rilascio dell'acceleratore la spinta dei gas sulla turbina viene a mancare, quando si riaccelera la turbina tarda a riprendere i giri e crea perdite di potenza. Oggi questo ritardo è pressochè annullato, turbine a geometria variabile lle cui alette assumono posizioni più favorevoli alla spinta perchè comandate da centraline elettroniche che agiscono su componenti elettrici ( motorini passo-passo)
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ATTUATORE termine che indica qualunque dispositivo utilizzato per azionare organi meccanici in seguito a dei comandi ad esso inviati per mezzo di un sistema elettronico. Può azionare il comando della frizione, comandare le elettrovalvole del dispositivo ABS, un circuito idraulico comandato da una pompa,ecc....
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BOXER questo nome viene dato a motori con disposizione dei cilindri orizzontali e contrapposti, dove ogni biella è collegata ad un singolo perno di manovella. Alcuni motori pluricilindrici pur essendo a pistoni contrapposti, hanno le bielle che lavorano affiancate su ciascun perno di manovella, questi non sono definiti "boxer"ma motori a V di 180°. Particolarità dei motori boxer è l'ottima equilibratura e il limitato ingombro in altezza, per contro in lunghezza può superare un quatto cilindri in linea.
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MANOVELLA o perno di manovella è quel "braccio" laterale dell'albero a gomiti dove viene collegata la testa della biella. L'albero di un motore a quattro cilindri in linea è munito di quattro manovelle, a ciascuna delle quali è collegata una biella. A volte si indica come manovellismo il complessivo dell'albero a gomiti più i relativi cuscinetti e bielle.
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CAMERA di MANOVELLA è quel vano del basamento dove viene alloggiato l'albero motore. Può essere in un vano unico oppure in vani separati determinati dai supporti di banco. Nei motori a 2 tempi, con aspirazione nel carter-pompa vi è di norma una unica camera di manovella resa ermetica da elementi di tenuta (paraolio)
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CAPPELLO viene definita in questo termine la parte amovibile dei supporti di banco dell'albero motore e della testa di biella, compresi pure quelli dell'albero a camme. I cappelli sono fissati mediante viti e devono essere posizionati con accurata precisione per evitare di formare "scalini" o irregolarità che comprometterebbero la rotazione dell'albero.
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CARTER-POMPA nei motori a 2 tempi si parla di carter-pompa quando si vuole indicare la camera di manovella. In effetti la miscela combustibile viene richiamata all'interno del "carter" quando il pistone sale verso il PMS e mandata all'interno del cilindro (tramite i travasi) quando scende al PMI. Questo funzionamento da ad intendere quasi come fosse una pompa alternativa, e il nome lo indica benissimo.
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CDI questa sigla viene utilizzata per indicare accensioni elettroniche a scarica capacitiva. Le accensioni di questo tipo sono ampiamente utilizzate in campo motociclistico, ma nelle auto trovano scarsa applicazione perchè le vengono preferite quelle transitorizzate a scarica induttiva.
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SPINGIDISCO una specie di "piatto" che agisce sotto la spinta di una o più molle, contro il disco di attrito della frizione, venendo cosi serrato fortemente tra il volano e lo spingidisco stesso. Quando si disinnesta la frizione, determiniamo il distaccamento dello spingidisco dal disco di attrito vincendo la resistenza delle molle, svincolando così il motore dal resto della trasmissione.
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BASAMENTO è un componente del motore all'interno del quale sono alloggiati gli organi del "manovellismo". Si tratta della struttura portante del motore, nella quale incorpora i supporti di banco e quasi sempre il blocco cilindri. E' costituito da una fusione in ghisa (speciali) o in lega di alluminio, in questo caso riporta una serie di nervature per rendere la struttura più rigida. La parte superiore, sarà poi chiusa dalla testa cilindri mentre la parte inferiore dalla coppa dell'olio.
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PIGNONE si definisce in questo termine due ruote dentate direttamente in presa tra loro o unite tramite una catena, quella di dimensioni minori. Inversamente la CORONA è di dimensioni maggiori.
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GRASSO il grasso è in sostanza un lubrificante di consistenza cremosa. E' caratterizzato da un punto di "goccia" particolarmente elevato, a seconda dell'impiego a cui è destinato ed è dotato di una considerevole adesività. Quelli più diffusi sono a base di sapone di litio, mentre quelli destinati per condizioni particolarmente umide sono a base di sapone di calcio. Possono essere poi additivati (per particolari impieghi) con la grafite o il bisolfuro di molibdeno.
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TERMOSTATO o valvola termostatica. Si tratta di un dispositivo a funzionamento automatico, che al disopra di una certa temperatura determina la progressiva apertura di una valvola consentendo ad un fluido di fare un percorso diverso, acqua, aria, ecc....
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TUBETTO EMULSIONATORE Viene indicato con questo nome un tubicino con dei fori calibrati, situato all'interno del "pozzetto" del carburatore, sulla cui sommità viene collocato il getto aria di freno. La depressione che si crea nel condotto di aspirazione, richiama dal pozzetto non solo benzina, ma anche aria. In questo modo è già possibile ottenere una correzione del "titolo" della miscela, che altrimenti sarebbe sempre più ricca con l'aumentare dei giri del motore e della depressione nel condotto (per Inerzia) L'aria aspirata passa attraverso il tubetto che oltre ad avere una azione frenante, ne provoca la polverizzazione. Le posizioni dei fori laterali sono molto importanti, la miscela che per natura ha tendenza ad essere magra (in ripresa), posizionando questi fori in modo ottimale e regolando il diametro esterno del tubetto possiamo avere un funzionamento adeguato. I fori alti arricchiscono in ripresa con piccole aperture della farfalla, mentre i fori bassi arricchiscono in ripresa a tutta o quasi tutta l'apertura del gas, mentre il diametro dell'emulsionatore regola la quantità di benzina presente nel pozzetto. Spero di essere stato compreso,
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GALOPPINO il galoppino sta ad indicare un rullo, una puleggia o una ruota dentata folle, che ha il compito di "guida" o di tensionamento di una catena oppure cinghia. E' istallato su di un perno eccentrico o mobile in modo da poterlo riposizionare una volta eseguite le operazioni.
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TUBAZIONE FRENI nel circuito idraulico, uno speciale olio manda in pressione i pistoncini delle pinze (nei freni a disco), o i cilindretti di comando (nel caso dei freni a tamburo). Esso è costituito in tubazione metallica (doppia) nelle auto, con la parte terminale elastica per consentire il movimento delle ruote. Le parti in "gomma" offrono una adeguata sicurezza, ma non possono essere immuni a deformazioni dovute al tempo. Per ovviare a questo inconveniente si usano tubazioni di tipo "aeronautico", composto da tubicini in teflon rivestiti con una maglia di acciaio inox, indeformabili sotto pressioni elevate e annullando quella "gommosità"delle tubazioni convenzionali. Per contro però, l'azione del freno diventa "secca", non adatta a circolazione di tipo turistico, anche causa del servofreno montato sulle auto. Nelle moto viene molto apprezzato questo sistema perchè con la mano la frenata viene meglio percepita..
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CROSS-FLOW termine utilizzato ormai da molti anni per indicare le testate nelle quali i condotti di aspirazione sono collocati dal lato opposto a quello in cui si trova lo scarico. Queste testate sono tipiche di motori ad alte prestazioni, e vengono dette anche a "flusso incrociato" Tutti i motori con testate bialbero, a due o quattro valvole per cilindro) come anche monoalbero sono dotati di testate di questo tipo.
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PRESSIONE di SOVRALIMENTAZIONE è la pressione al di sopra di quella atmosferica con la quale l'aria o la miscela viene inviata dal compressore al motore. Non bisogna confonderla con la pressione di alimentazione che già ha valore 1 (pressione assoluta o pressione atmosferica), infatti, ipotizzando che il compressore mandi l'aria nei cilindri a 0,8 bar avremo una pressione di alimentazione di 1,8 bar.
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KNOCK SENSOR viene anche detto "sensore di detonazione" Quando la combustione diventa irregolare per inizio detonazione, questo sensore "provvede" ad avvertire la centralina che gestisce il motore che interviene ritardando l'accensione (diminuendo l'anticipo),fino a quando il motore non riprende un andamento normale per poi riportarlo ai valori di origine. E' collegato sul basamento motore.
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STATORE è la parte mobile di un dispositivo costituito da un "corpo" più un elemento rotante centrale (il rotore). E' un termine generico e viene impiegato nel caso di generatori di corrente
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TITANIO è un metallo dotato di eccellenti caratteristiche meccaniche aumentate poi da una grande leggerezza, inossidabile, ha il suo punto debole nel costo elevato che ne rende pressochè impossibile l'impiego nelle vetture di serie. Alcuni particolari però vengono realizzate il lega di titanio, quali bielle per auto e moto da competizione dove leggerezza e resistenza sono d'obbligo.
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MAGNESIO metallo caratterizzato da una estrema leggerezza, viene impiegato in costruzioni meccaniche sotto forma di leghe di vario tipo. Facilmente attaccabile dagli agenti atmosferici ricevono trattamenti contro la corrosione. Di modeste qualità meccaniche, i componenti in magnesio sono esclusiva di motori di moto e auto da competizione, come carter, coperchi valvole, ecc...
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ALLUMINIO è un metallo dal peso contenuto rispetto al volume, è caratterizzato da una elevata conduttività termica oltre che buone caratteristiche meccaniche. Il coefficiente di dilatazione termica è molto più alto rispetto alle leghe ferrose. Come il ferro non viene mai impiegato allo stato puro ma sotto forma di lega. Nelle costruzioni meccaniche viene utilizzato per realizzare testate, collettori di aspirazione, pistoni, coppe dell'olio, radiatori, cambi, ecc...Le leghe di alluminio che a seconda dei leganti usati hanno caratteristiche molto diverse tra loro, vengono dette "leghe leggere"
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ACCIAIO questo termine indica un gruppo di materiali costituiti da ferro mescolato con piccole quantità di carbonio, e di altri elementi "leganti" come il cromo, molibdeno, nichel, silicio, ecc....Bastano piccole quantità di questi materiali per avere acciai con qualità meccaniche molto diverse. Gli acciai trovano largo impiego nelle costruzioni automobilistiche sia di motori, trasmissioni, scocca, sospensioni, ecc... dove devono eccellere le caratteristiche meccaniche di usura, resistenza a trazione, notevole durezza ecc...Per esaltare poi queste loro caratteristiche sono stati messi a punto particolari cicli di trattamenti sia termici che termochimici.
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ABS con questa sigla si indica un sistema controllato da una centralina per mezzo del quale, in qualunque situazione, si impedisce che una o più ruote della vettura possano bloccarsi in frenata. Oggi esistono svariate versioni dell'ABS ma lo schema base secondo il quale esse funzionano è sempre lo stesso. La centralina elettronica viene informata da una serie di sensori delle velocità istantanee delle diverse ruote, le confronta tra loro e calcola la decelerazione di ciascuna di esse e valutarne quindi la tendenza a bloccarsi. In questo caso la centralina interviene riducendo la pressione frenante alla ruota in questione. Viene così evitato il rischio di bloccaggio e la centralina provvede poi a ristabilire la giusta pressione non appena il problema è stato eliminato.
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ASSE dal punto di vista meccanico un asse si differenzia da un ALBERO per il fatto di non trasmettere nessun moto (rotazione). Negli autoveicoli si parla anche di asse anteriore (o assale) e di asse posteriore ma dato che oggi le vetture sono tutte o quasi a ruote indipendenti è in genere più corretto di parlare di avantreno e retrotreno.
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BENZINA è il carburante impiegato universalmente per alimentare i motori a ciclo Otto. E' una miscela di idrocarburi di differenti formule chimiche e diverse temperature di distillazione, di importanza fondamentale è il potere antidetonante che viene indicato dal numero di ottano. Per consentire l'uso delle marmitte catalitiche da anni è disponibile la benzina "verde", priva di additivi a base di piombo. Per ottenere una combustione corretta dal punto di vista chimico 1 Kg di benzina deve essere miscelato con 14,7 Kg di aria.
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CARBURANTI ALTERNATIVI tra i carburanti alternativi da tempo sperimentati dai vari costruttori motoristici del mondo, vanno particolarmente menzionati il metanolo e l'etanolo (anche detti alcol metilico e alcol etilico). Il primo viene ottenuto per via sintetica mentre il secondo per fermentazione di vegetali. Questi però pur avendo un un elevato numero di ottano (utile per un elevato rapporto di compressione), non hanno un potere calorifero come la benzina e ne consegue che a parità di potenza erogata consumano molto di più e il loro tempo di funzionamento è inferiore. E' particolare che in alcune Nazioni si faccia uso di carburanti costituiti da miscele alcol-benzina. Notevole è anche l'uso di GPL ( gas di petrolio liquefatto ) una miscela di gas Butano e Propano, dotato di ottime caratteristiche, un costo ridotto, e particolarmente ecologico. Anche il metano viene utilizzato con particolare interesse, avendo un potere antidetonante molto elevato, ma presenta però lo svantaggio di essere immagazzinato in serbatoi a pressione molto elevata (circa 180 bar).
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CATALIZZATORE è una sostanza in grado di favorire una reazione chimica grazie alla sua presenza o di accelerare enormemente una reazione che senza la quale avverrebbe con estrema lentezza. In campo motoristico queste sostanze trovano impiego nelle marmitte catalitiche per favorire l'ossidazione degli idrocarburi presenti nei gas di scarico. In questo caso sono utilizzati metalli rari come platino, palladio e rodio.
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COEFFICIENTE di ATTRITO indica la resistenza che i vari materiali e le diverse superfici si oppongono al movimento. Un esempio può essere dato da una strada con elevato coefficiente di attrito dove i pneumatici avendo un'ottima aderenza, trasmettono potenza alle ruote senza slittare e frenare senza che si verifichino slittamenti. Inversamente, due superfici metalliche di ridotta rugosità consentono di avere coefficienti di attrito assai basso. La forza di attrito, cioè quella che si oppone al movimento è direttamente proporzionale al coefficiente di attrito, senza dimenticare però la pressione di contatto.
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UNI-FLOW così vengono definite le testate a flusso unidirezionale, per intenderci, quelle nelle quali sia i condotti di aspirazione sia quelli di scarico sono posti sullo stesso lato.
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MISURATORE A FILO CALDO è un dispositivo, attraverso il quale viene fatta passare l'aria di alimentazione, in grado di informare la centralina elettronica della massa d'aria che aspira il motore. Non essendoci parti in movimento, offre una resistenza al passaggio dell'aria estremamente ridotta. Il principio di funzionamento è semplicissimo. L'aria della quale conosciamo la temperatura, lambisce un filo attraversato da corrente, la quantità di corrente necessaria per mantenere il filo (che l'aria tende a raffreddare) ad una determinata temperatura consente di calcolare la massa d'aria aspirata dal motore.
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VENTOLA a tutti gli effetti un vero ventilatore che una volta in funzione genera un flusso di aria che attraversa il radiatore, permettendo uno scambio termico con il liquido contenuto nel radiatore. In quasi tutte le auto moderne si impiegano ventole aspiranti che entrano in funzione una volta che il liquido di raffreddamento del motore supera un dato limite. A volte si usavano ventole a trascinamento "viscoso", che girano sempre più veloci al crescere della temperatura, anche questo in maniera automatica. In questo caso la ventola entra in funzione assorbendo energia, solo quando è realmente necessario.
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VALVOLE A LAMELLE le valvole a lamelle non sono un'alternativa nei motori a 4 tempi, ma ne migliorano l'aspirazione. Sono costituite da un supporto al quale è fissata una serie di "petali" flessibili (in acciaio, in fibra di vetro o in fibra di carbonio) che sollevandosi liberano delle aperture consentendo il passaggio di un fluido in un unica direzione. Sono molto usate nei motori a 2 tempi per regolare l'aspirazione nella camera di manovella, aprendosi quando la pressione è inferiore a quella esterna e si chiudono quando la pressione è uguale a quella del condotto di aspirazione. L'Alfa Romeo ha realizzato un motore a 4 tempi (Twin Spark) con questo dispositivo abbinato alle tradizionali valvole.
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PUNTO MORTO termine che indica ciascuno dei due punti estremi raggiunti dal pistone nel suo movimento rettilineo e alternato all'interno del cilindro. Quando arriva al punto morto, il pistone momentaneamente si arresta per invertire il suo moto. Il punto morto superiore (PMS) è quello quando il pistone è più lontano dall'albero motore, viceversa quando è più vicino vicino viene indicato come PMI (punto morto inferiore)
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REGGISPINTA è un cuscinetto realizzato in modo da sopportare esclusivamente carichi assiali (spinta laterale). Il più tipico esempio di impiego è quello che si ha in campo automobilistico, nel meccanismo di disinnesto della frizione. Possono essere sia a strisciamento che a rotolamento.
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RETROFIT Si indica così la installazione di dispositivi o componenti di nuova produzione in sistemi o complessivi che in origine non erano stati progettati per riceverli.
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POMPA DEL VUOTO per fornire al servofreno la depressione necessaria, nei veicoli muniti di motore diesel si adotta una apposita pompa, azionata meccanicamente. I motori diesel sono sprovvisti di valvola a farfalla, l'aumento di potenza avviene iniettando più carburante, non potendo creare depressione in fase di rilascio nel collettore di aspirazione si adottano i motori di questo dispositivo.
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FORGIATURA è il procedimento per mezzo del quale si producono componenti mediante deformazione plastica a caldo di alcuni materiali. Questo procedimento prende il nome anche di fucinatura e in molti casi consente di impartire al materiale caratteristiche meccaniche molto elevate, migliori di quelle che avrebbero lo stesso componente, utilizzando lo stesso materiale ma con procedimento di fusione. Generalmente vengono "fucinati" tutti gli organi in acciaio, al contrario la ghisa si presta solo per particolari ottenuti per fusione.
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PARASTRAPPI è un dispositivo che smorza urti e vibrazioni negli organi destinati alla trasmissione del movimento, evitando così rumorosità e migliorando le condizioni di lavoro dei componenti. Tipico è quello incorporato nel disco della frizione. In altri casi i parastrappi prevedono l'impiego di inserti di gomma, come nelle ruote posteriori delle moto.
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PARTICOLATO il particolato indica quelle particelle liquide e solide (di dimensioni ridottissime) presenti nei gas di scarico. Nei motori a ciclo Otto l'emissione di particolato è estremamente ridotta, mentre nei diesel la situazione è diversa, al punto che proprio il particolato da essi prodotto costituisce il principale problema che interessa di più i costruttori. Le particelle sono composte in larga misura da nerofumo, impregnato di idrocarburi e di sottoprodotti della combustione.
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NUMERO DI CETANO la tendenza di un combustibile per i motori diesel a bruciare spontaneamente viene indicata nel suo numero di cetano. " L'accendibilità " è maggiore quanto più alto è il numero di cetano, questo permette di ottenere un ritardo all'accensione (iniezione combustibile)ottenendo così un funzionamento più dolce e regolare del motore.
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SPAZZOLA la spazzola consente il passaggio di corrente elettrica tra un componente fisso e uno mobile. Nei generatori di corrente (alternatori) e nei motorini di avviamento si impiegano spazzole in grafite che strisciando su una parte mobile, e tenute in pressione da apposite molle, ne permettono il funzionamento. Anche nei distributori di corrente (spinterogeno) si adottano spazzole rotanti che sfiorando a turno i terminali dei cavi candela permettono alla corrente di creare la scintilla tra gli elettrodi delle candele.
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CONDIZIONATORE tutte le vetture ormai sono dotate di un sistema di condizionamento dell'aria. Viene sfruttato un circuito nel quale un apposito fluido di lavoro viene messo in pressione da un compressore alternativo azionato dal motore. Il fluido (gas) subisce un innalzamento di temperatura, attraversando poi un radiatore si condensa e passa alla fase liquida grazie al raffreddamento che subisce. Questo fluido entra poi attraverso una valvola di espansione, nell'evaporatore (scambiatore di calore) posto nell'abitacolo e qui passa nuovamente allo stato gassoso tramite sottrazione di calore. Quindi l'aria che attraversa l'evaporatore subisce un vigoroso raffreddamento, e quindi il ciclo ricomincia con un nuovo passaggio del fluido nel compressore.
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BARRA ANTIROLLIO è l'organo meccanico che collega i due bracci della sospensione a ruote indipendenti di uno stesso assale o addirittura i due portamozzo. Ha il compito di opporsi al coricamento trasversale della vettura in curva (rollio) ed è costruita e fissata in modo da lavorare a torsione.
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RIPARTITORE DI FRENATA per impedire che nelle frenate di emergenza le ruote posteriori tendano a bloccarsi (in queste condizioni, tutto il "carico" si sposta avanti), si impiegano dei dispositivi sia a funzionamento meccanico, sia a controllo elettronico oggi.. questi permettono di modulare la pressione nel circuito idraulico, facendo in modo che quella inviata ai freni posteriori sia inferiore, tale da impedire il bloccaggio della ruota.
Questi dispositivi sono ormai un ricordo, comunque ancora attivi nelle auto degli anni passati, oggi, essendo obbligatorio di serie l'ABS sono andati in disuso.
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BALESTRA è un tipo di molla che ha trovato in passato considerevole interesse in campo automobilistico per la sua semplicità, il costo costo limitato e un ingombro ridotto.
Sono costituite da più "foglie" di acciaio sovrapposte e di lunghezza differente (balestre semiellittiche) in altri casi da una sola foglia di spessore variabile o da due foglie sovrapposte ma non in contatto tra loro se non nella dona centrale (balestre paraboliche)
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INTERCOOLER è uno scambiatore di calore, in genere aria/aria ma ne esistono anche aria/acqua, viene impiegato per abbassare la temperatura dell'aria nei motori sovralimentati quando si adottano pressioni di alimentazione elevate.
Hanno un aspetto quasi simile ad un radiatore del sistema di raffreddamento e sono realizzati in alluminio.
Dal compressore l'aria può uscire a temperature molto elevate (circa 200 gradi).. sensibilmente abbassate dallo scambiatore di calore, permette a l'aria che entra nei cilindri di ottenere densità maggiore e quindi volume, a tutto vantaggio delle prestazioni.