HondaCB.Net
FORUM hondacb.net => Honda CB BAR & O.T. (Fuori Argomento) => Topic aperto da: Curvator cortese - 13 Ottobre 2010, 12:34:41
-
Che resti in galera a vita lo zio "caino" dell' "Abele Sara",
anche se tra riti abbreviati e superperizie psichiatriche...vedrete che...
Lo zio potrebbe ben essere iscritto d'ufficio ad una delle numerose e demagogiche associazioni italiane del "nessuno tocchi caino".
Purtroppo non ne conosco del "nessuno tocchi Abele", ne esistono?
P.S
Nessun altro commento se non quello evidenziato da qualcuno che di pene se ne intendeva:
"... Caina attende chi a vita ci spense".
(Dante Alighieri, Commedia, Inf. V, 107)
-
La vicenda sembra ancora ingarbugliata,credo che ci sia ancora da scoprire.
-
c'è molto da scoprire
a mio parere un sicuro coinvolgimento della famiglia di lui
poi la madre di lei troppo fredda, e il padre assente per lo più
troppo facile la confessione dello zio, confuse le cugine
ma non mi permetto di giudicare
in ogni caso dietro c'è altro
-
Sarò già cenere per la cassazione
alla franzoni
-
Sarò già cenere per la cassazione
alla franzoni
la mia cenere qui ... Red Passion !!!!
(http://www.yamiya750e.com/images/T105b4.jpg)
-
La vicenda sembra ancora ingarbugliata,credo che ci sia ancora da scoprire.
Non cambia molto della colpa dell'ignobile reo-confesso materiale...
semmai aggravante (e non diminuente) sarà che altri si aggiungano poi alla lista di quelli da mettere in un carcere duro, non in isolamento, sempre riponendo quotidianamente la chiave della loro cella solo dopo ogni giornata di lavori forzati pesanti, da qui al loro trapasso, quando altro giudizio li aspetterà per essere, da un gran conoscitore di peccati, mandati secondo "di quanto coda avvinghia" nella "caina che giustamente li attende".
-
Certa gente.......... :violent5:
-
Alcune personali considerazioni, che vanno anche al di là del caso specifico:
occhio ai casi mediatici, l'opinione pubblica non è in grado di emettere giudizi obiettivi. Ognuno di noi ha la tendenza ad esprimere giudizi di colpevolezza o innocenza sulla base di ciò che legge sui giornali, vede alla tv o addirittura sulle chiacchiedere da bar, spesso adottando opinioni altrui o rielaborandole su nessuna base. Noi non siamo in grado di giudicare per mancanza di competenza generale, perchè non abbiamo accesso a tutte le informazioni necessarie e soprattutto esse sono rimaneggiate dai media, a volte addirittura costruite ad hoc per soddisfare il desiderio di notizia. Chi può emettere una sentenza valida è un magistrato che ha competenza giuridica e procedurale, ha l'accesso a tutte le informazioni oggettive che si possono avere a disposizione e può disporre perizie da parte di gente qualificata.
Una persona accusata è da considerarsi innocente fino alla sentenza definitiva. Dichiararsi colpevole non necessariamente significa esserlo, a volte certi casi riservano sorprese incredibili.
Alcuni delitti possono finire senza colpevole perchè le prove sono insufficienti a rendere certi della colpevolezza di un accusato o addirittura anche solo ad individuarne uno. In questi casi è meglio un criminale fuori che un innocente dentro a soddisfare il pubblico desiderio di un capro espiatorio. Bisogna accettarlo.
Chi compie un delitto, anche molto efferato, non necessariamente è spinto da cattiveria, ma potrebbe essere spinto da un meccanismo sul quale la sua parte cosciente non ha controllo. Sull'infermità e semi infermità la giurisdizione discute da sempre. Teniamone conto.
A mio giudizio la condanna di un colpevole ha un senso dal punto di vista civile come punizione, deterrente a compiere nuovi crimini, confinamento di individui socialmente pericolosi ed anche come recupero di chi ha commesso un errore. La vendetta secondo me deve rimanere fuori dagli obiettivi, anche morali, di una condanna.
-
Il reo confesso è reo per definizione.
Dimenticavo.... le motivazioni non sono mai giustificazioni. Il fatto è e rimane grave in ogni caso. Se è matto va internato, non perdonato.
-
Il reo confesso è reo per definizione.
Lui non è reo confesso. Lui ha confessato il delitto, che è cosa diversa.
Sarà molto probabilmente definibile reo confesso dopo la sentenza, ma non lo è adesso.
-
In effetti deve essere provata la colpevolezza anche del reo confesso.
I mitomani confessano spesso.
In ogni caso una brutta storia ancora confusa.
-
In effetti deve essere provata la colpevolezza anche del reo.
del confesso ;)
-
Il reo confesso è colui che confessa di aver commesso un reato.
Il reo è colui che commette un reato.
Si diventa reo confesso nel momento in cui si confessa e reo. Nel momento in cui si commette il reato.
Se ti dico che sei un ladro è calunnia. Se mi dici:ho rubato ed io ti dico che sei un ladro non è più una calunnia.
Senza bisogno che un giudice provi che tu hai rubato. Se ti assumi la responsabilità di un reato è un problema tuo. Che se ne debba accertare la veridicità è un altro discorso.
-
Perdonate l'ortografia, sto scrivendo dall'iphone!
-
Si diventa reo confesso nel momento in cui si confessa e reo nel momento in cui si commette il reato.
No. Si diventa reo confesso dopo la sentenza. Nell'accezione comune si usa definire reo confesso una persona che confessa, anche durante un dibattimento, ma dal punto di vista della giurisprudenza non è corretto. Una persona NON è colpevole fino alla sentenza, anche se confessa o addirittura si coglie in flagranza di reato.
Spesso la sentenza è una pura formalità, ma una formalità importante.
Un reo non è colpevole nel momento in cui ha commesso il reato, ma solo quando un giudice lo ha condannato, lasciandogli prima la possibilità di difendersi secondo procedura.
Ha diritto ad un processo anche il più bietto mostro assassino violentatore di bambini.
Il giusto processo è uno dei principi di quasi tutte le giurisprudenze del mondo.
Se ti dico che sei un ladro è calunnia. Se mi dici:ho rubato ed io ti dico che sei un ladro non è più una calunnia.
Senza bisogno che un giudice provi che tu hai rubato. Se ti assumi la responsabilità di un reato è un problema tuo. Che se ne debba accertare la veridicità è un altro discorso.
Io posso assumermi la responsabilità di un reato, ma il sistema giuridico deve appurare se la mia confessione è veritiera. Questo per evitare di punire un incolpevole pirl@, ma soprattutto per capire se c'è un criminale in libertà che potrebbe ancora nuocere alla società. Finchè non si sentenzia la colpevolezza, gli imputati sono imputati sospettati e non colpevoli.
Ecco perchè la pena si sconta DOPO la sentenza.
Chi confessa, chi viene colto in flagranza e spesso anche i sospettati vengono imprigionati prima del processo per motivi preventivi: possibilità di reiterare il reato, inquinamento delle prove e fuga. Se non sussistono queste motivazioni i sospettati vengono rilasciati fino alla sentenza di condanna.
Questa non è una mia opinione personale, è giurisprudenza.
-
Nel caso pratico della Scazzi, ad oggi esiste ancora, seppur minima ed infinitesimale, la possibilità che lo zio non abbia compiuto il crimine in prima persona ma abbia solo partecipato oppure che sia addirittura innocente e voglia coprire qualcun altro. E' improbabile ma non impossibile.
Quando la giustizia chiuderà il proprio iter e verrà condannato, vorrà dire che ci sarà la certezza della sua colpevolezza ed allora sarà colpevole.
-
reo
Sillabazione/Fonetica
[rè-o]
Etimologia
Dal lat. re°u(m)
Vedi
Sinonimi e Contrari
Definizione
s. m.
1 [f. -a] autore di un reato; colpevole: reo di furto; reo confesso, che ha confessato il proprio delitto | (ant.) persona iniqua, cattiva
fonte: www.garzantilinguistica.it
-
Giovanni, le definizioni devono essere contestualizzate, non è da tutti capirlo, peccato che tu non riesca.
O più probabilmente non sono stato capace a spiegarmi, limite mio.
:wave:
-
Le definizioni sono tali. Non c'è niente da contestualizzare, l'Italiano non lascia spazio ad equivoci.
I concetti in ballo sono tanti, sei tu che semplicisticamente riunisci tutti nello stesso e non riesci ad accettare (o forse ignori) l'esistenza degli altri.
-
Siete un po' fermi sul punto tutti e due...
Provate ad andare oltre. :notworthy:
-
Ad eccezione del mio primo messaggio della discussione, non ho esposto una mia opinione.
Il nostro non è uno scambio di opinioni, se lo fosse rispetterei la tua posizione senza darti torto anche se non fossi d'accordo.
Il problema è che tu non conosci la giurisprudenza e costruisci la tua verità sulla base della tua interpretazione morale dei fatti.
-
Amen.
P.S. tu non conosci l'italiano.
-
Per quanto ne so io la parola reo vuol dire colpevole e su questo non ci piove,la giurisprudenza non consente di comminarsi una condanna e mettersi in carcere da soli ed è un altro fatto.
Direi che andare oltre il punto sarebbe più interessante.
-
tu non conosci l'italiano.
Perchè?
-
curioso il plurale che ha usato nelle deposizioni "abbiamo parcheggiato"...
trattasi di caso umano ..o c'è dell'altro? staremo a vedere...secondo me la seconda.
"Su questi casi (vedi Meredith, caso Cogne, etc etc..) veniamo martellati di continuo, mentre su altri cala il sipario il più presto possibile...."
queste le parole del figlio oramai 17enne di Bianzino..ieri alle Iene ne hanno parlato
vi posto questo link per capire di cosa si sta parlando..
link (http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?titolo=Morti%20in%20carcere,%20Le%20Iene%20rilanciano%20il%20caso%20Bianzino&idSezione=4704)
-
Secondo me nel plurale ha incluso la malcapitata... Che brutti scherzi fa il cervello...
-
Il reo ha dei complici?
Forse è ciò che cerca di scoprire la magistratura.
E' un'atto dovuto alla vittima e alla comunità.
-
Il reo ha dei complici?
Forse è ciò che cerca di scoprire la magistratura.
E' un'atto dovuto alla vittima e alla comunità.
Sono d'accordo.
-
Secondo me nel plurale ha incluso la malcapitata... Che brutti scherzi fa il cervello...
Ho pensato la stessa cosa.
-
-Reo confesso, che ha confessato il proprio delitto
-Reo convinto, contro cui esistono prove schiaccianti
-Reo presunto, ritenuto colpevole ma senza prove sicure
Il dotto Azucarillo sembrerebbe assai preciso nella corretta esegesi dell'etimo.
Non becchiamoci troppo, vi prego, altrimenti potrei sentirmi in colpa per aver impostato un pò duramente la mia affermazione all'inizio... che inevitabilmente riconfermo e rimarco.
Aggiungo solo che in colpa sicuramente mi sentirei qualora la sventura del destino mi rendesse vittima di una tragedia familiare similare, come troppe se ne vedono oggi ormai in giro ed assai poco considerate dalla "giustizia", vista l'assenza di certezza poi di una pena correlata o soltanto adeguata.
("Le leggi son ma chi pon mano ad esse”, si domandava il Sommo Poeta nella Commedia in epoca medievale: mai osservazione fu più pertinente ed ancor attuale dopo così tanti secoli.)
In colpa sarei, dicevo, nel non avere il coraggio di fare una giustizia doverosa, ancorchè di modi sette-ottocenteschi, che salvaguardasse non solo il contrappasso ma la società tutta, nel togliere di torno un anima fella, lorda di sangue innocente ed indifeso, violenta e violentatrice, in un regolare, cavalleresco ed onorevole duello… all’ultimo sangue!
L'ingiustizia palese nell'incertezza della pena rischia di slatentizzare geni sopiti dal modernismo freddo e perdonista, più intriso d'ideologia che di giustizia: molti ne parlano, nessuno più ne è immune. Anche questo mi preoccupa.
Lungo sarebbe l'elenco di chi la fa franca con il beneplacito di giudici comprensivi, forse perchè non colpiti nel proprio, verrebbe da pensare.
Pensate a quel nomade che ha ucciso 3 ragazzi ubriaco e, steso al sole di un appartamento poco tempo dopo, ragionava sorridente riguardo al contratto milionario pubblicitario di una casa di jeans.
L'elenco di altri casi potrebbe essere tristemente lungo, anche osservando solo la città di Roma ed in un recente passato.
Ad Abele non pensa nessuno, forse perchè ormai non c'è più! I parenti di Abele avranno poca soddisfazione, rispetto ai parenti di caino.
Che "nessuno tocchi caino", sì, ma in carcere e tanti anni quanto il massimo della legge lo preveda, senza sconti!
Solo questo vorrei urlare a gran voce; perdonatemi se lo faccio qui, come uno sfogo liberatorio.
I diritti di Abele sono pari o fors'anche superiori ai diritti di caino, o no?
Dovrebbe essere per legge e d'obbligo il passare, da parte di un giudice, un intero giorno con la madre od il padre delle vittime, prima del giudizio finale.
Esistono anime prave e felle, caro GustaV, proprio come ai tempi di Dante, perchè tutto ciò che è cattiveria, anche gratuita e scarsamente mirata può esistere nell'uomo; esiste la crudeltà (vi ricorderete quella ragazza che tirava i cuccioli vivi in un fiume), esiste l'ignominia, esiste la vigliaccheria di colpire deboli ed indifesi, di violentare ed uccidere bambini, vecchi o donne... ed esistono sovrabbondanti le scusanti che dopo ad arte si trovano, psichiatriche o di legge, culturali o religiose, tutte atte a diminuire la pena di costoro, dei carnefici; tutte atte ad accentuare i diritti del reo (confesso), alla faccia di chi starà per sempre sotto due metri di terra e ben presto dimenticato.
Abele!
Nessuno tocchi Abele...è il motto stampato nel mio cuore, ed è per me un dovere ed un diritto poter chiedere che caino paghi in questa e ... persino nell'altra vita, se Nostro Signore lo riterrà opportuno!
Perchè oggi caino te lo ritrovi a ridere e scherzare addirittura prima di 8 anni, lo puoi incontrare per le strade a godersi quella vita che lui così facilmente ha tolto ad altri, a ridere e scherzare e financo godersi l'eredità, magari dei genitori e del fratello che ha ucciso in un recente passato proprio per quello!
Non è sete di vendetta: è sete di giustizia, che non cambia una virgola del perdono cristiano od umano che una famiglia può dare.
Tutto questo proprio per evitare il selvaggio west o che le nostre società non sentano il bisogno di armarsi creando giustizieri; persino che l'"autodafè" ritorni come nei periodi bui dell'inquisizione.
Per evitare la mia voglia cavalleresca di duello che giornalmente ho, ad esempio, nel notare lo scempio della "cosa pubblica" ad opera di corrotti, di certi sindacalisti ed altri, spesso presi più volte con il...denaro in bocca, che t'irridono e ti sfidano.. impuniti ed impunemente, con la connivenza di certa dirigenza ed...ahimè, di certa politica (a prescindere dal colore!).
(E so di cosa parlo)
E' opportuno che vi sia certezza della pena per proteggere gli onesti, i più deboli dai prepotenti e dai violenti...per una vera giustizia nella corretta convivenza civile.
Utopia?
Forse che sì,
forse che no!
P.S.
Tornando al caso specifico vi sembra così impossibile che un contadino, abituato a coltivare pesantemente e da solo la terra, non sia fisicamente in grado di uccidere, sollevare un corpicino esile di una ragazza ed occuparsene... da solo in un trasporto!?
Vedremo se ci saranno poi altri da aggiungere alla lista dei rei, confessi o meno.
Per ora di certo c'è lui che ammette e confessa, più "fatto a viver come bruto, che per seguir virtute e canoscenza!!!"
("mmmhhh, questo, con 'sto Dante!!! Ce le ha fatte a quadrucci!!!)
E' vero, scusate... qua la mano:
-
-Reo confesso, che ha confessato il proprio delitto
-Reo convinto, contro cui esistono prove schiaccianti
-Reo presunto, ritenuto colpevole ma senza prove sicure
Il dotto Azucarillo sembrerebbe assai preciso nella corretta esegesi dell'etimo.
Non becchiamoci troppo, vi prego, altrimenti potrei sentirmi in colpa per aver impostato un pò duramente la mia affermazione all'inizio... che inevitabilmente riconfermo e rimarco.
Aggiungo solo che in colpa sicuramente mi sentirei qualora la sventura del destino mi rendesse vittima di una tragedia familiare similare, come troppe se ne vedono oggi ormai in giro ed assai poco considerate dalla "giustizia", vista l'assenza di certezza poi di una pena correlata o soltanto adeguata.
("Le leggi son ma chi pon mano ad esse”, si domandava il Sommo Poeta nella Commedia in epoca medievale: mai osservazione fu più pertinente ed ancor attuale dopo così tanti secoli.)
In colpa sarei, dicevo, nel non avere il coraggio di fare una giustizia doverosa, ancorchè di modi sette-ottocenteschi, che salvaguardasse non solo il contrappasso ma la società tutta, nel togliere di torno un anima fella, lorda di sangue innocente ed indifeso, violenta e violentatrice, in un regolare, cavalleresco ed onorevole duello… all’ultimo sangue!
L'ingiustizia palese nell'incertezza della pena rischia di slatentizzare geni sopiti dal modernismo freddo e perdonista, più intriso d'ideologia che di giustizia: molti ne parlano, nessuno più ne è immune. Anche questo mi preoccupa.
Lungo sarebbe l'elenco di chi la fa franca con il beneplacito di giudici comprensivi, forse perchè non colpiti nel proprio, verrebbe da pensare.
Pensate a quel nomade che ha ucciso 3 ragazzi ubriaco e, steso al sole di un appartamento poco tempo dopo, ragionava sorridente riguardo al contratto milionario pubblicitario di una casa di jeans.
L'elenco di altri casi potrebbe essere tristemente lungo, anche osservando solo la città di Roma ed in un recente passato.
Ad Abele non pensa nessuno, forse perchè ormai non c'è più! I parenti di Abele avranno poca soddisfazione, rispetto ai parenti di caino.
Che "nessuno tocchi caino", sì, ma in carcere e tanti anni quanto il massimo della legge lo preveda, senza sconti!
Solo questo vorrei urlare a gran voce; perdonatemi se lo faccio qui, come uno sfogo liberatorio.
I diritti di Abele sono pari o fors'anche superiori ai diritti di caino, o no?
Dovrebbe essere per legge e d'obbligo il passare, da parte di un giudice, un intero giorno con la madre od il padre delle vittime, prima del giudizio finale.
Esistono anime prave e felle, caro GustaV, proprio come ai tempi di Dante, perchè tutto ciò che è cattiveria, anche gratuita e scarsamente mirata può esistere nell'uomo; esiste la crudeltà (vi ricorderete quella ragazza che tirava i cuccioli vivi in un fiume), esiste l'ignominia, esiste la vigliaccheria di colpire deboli ed indifesi, di violentare ed uccidere bambini, vecchi o donne... ed esistono sovrabbondanti le scusanti che dopo ad arte si trovano, psichiatriche o di legge, culturali o religiose, tutte atte a diminuire la pena di costoro, dei carnefici; tutte atte ad accentuare i diritti del reo (confesso), alla faccia di chi starà per sempre sotto due metri di terra e ben presto dimenticato.
Abele!
Nessuno tocchi Abele...è il motto stampato nel mio cuore, ed è per me un dovere ed un diritto poter chiedere che caino paghi in questa e ... persino nell'altra vita, se Nostro Signore lo riterrà opportuno!
Perchè oggi caino te lo ritrovi a ridere e scherzare addirittura prima di 8 anni, lo puoi incontrare per le strade a godersi quella vita che lui così facilmente ha tolto ad altri, a ridere e scherzare e financo godersi l'eredità, magari dei genitori e del fratello che ha ucciso in un recente passato proprio per quello!
Non è sete di vendetta: è sete di giustizia, che non cambia una virgola del perdono cristiano od umano che una famiglia può dare.
Tutto questo proprio per evitare il selvaggio west o che le nostre società non sentano il bisogno di armarsi creando giustizieri; persino che l'"autodafè" ritorni come nei periodi bui dell'inquisizione.
Per evitare la mia voglia cavalleresca di duello che giornalmente ho, ad esempio, nel notare lo scempio della "cosa pubblica" ad opera di corrotti, di certi sindacalisti ed altri, spesso presi più volte con il...denaro in bocca, che t'irridono e ti sfidano.. impuniti ed impunemente, con la connivenza di certa dirigenza ed...ahimè, di certa politica (a prescindere dal colore!).
(E so di cosa parlo)
E' opportuno che vi sia certezza della pena per proteggere gli onesti, i più deboli dai prepotenti e dai violenti...per una vera giustizia nella corretta convivenza civile.
Utopia?
Forse che sì,
forse che no!
P.S.
Tornando al caso specifico vi sembra così impossibile che un contadino, abituato a coltivare pesantemente e da solo la terra, non sia fisicamente in grado di uccidere, sollevare un corpicino esile di una ragazza ed occuparsene... da solo in un trasporto!?
Vedremo se ci saranno poi altri da aggiungere alla lista dei rei, confessi o meno.
Per ora di certo c'è lui che ammette e confessa, più "fatto a viver come bruto, che per seguir virtute e canoscenza!!!"
("mmmhhh, questo, con 'sto Dante!!! Ce le ha fatte a quadrucci!!!)
E' vero, scusate... qua la mano:
:notworthy:
-
Tornando al caso specifico vi sembra così impossibile che un contadino, abituato a coltivare pesantemente e da solo la terra, non sia fisicamente in grado di uccidere, sollevare un corpicino esile di una ragazza ed occuparsene... da solo in un trasporto!?
Io mi faccio un'altra domanda:possibile che nessuno di casa abbia visto o sentito niente?
Un minimo di trambusto deve esserci stato.
-
secondo me si sapeva dall'inizio che c'era del marcio... sennò non si spiega tutto 'sto casino mediatico da subito, sin dal primo momento della scorparsa.
-
La madre lo aveva anche detto , " indagate in famiglia " , se non ricordo male
-
ecco, stavo per scrivere la stessa cosa di Clodo... che altro serve per sentire la 'puzza'?
-
Sembra che Sabrina, la cugina della vittima, sia stata trattenuta in carcere perchè indagata per occultamento di cadavere. Quindi si sospetta che abbia avuto un ruolo nel delitto.
-
confermato dal TG5..
-
Penso all'atmosfera che percorre 2 famiglie,al dolore di chi è estraneo ed al tormento di chi in qualche modo si sente responsabile.
L'incapacità di rinunciare a qualcosa di se stessi,a qualche desiderio che l'emozione fa ritenere indispensabile è un segno della pochezza della costruzione dei sentimenti.
Le emozioni sono secondo me i motori delle azioni ma se non sono mediate e supportate dalla consapevolezza della ragione,finiscono con rendere la vita animalesca.
Lo so sono palloso.
-
Le emozioni sono secondo me i motori delle azioni ma se non sono mediate e supportate dalla consapevolezza della ragione,finiscono con rendere la vita animalesca.
Quoto.
Ognuno di noi ha una componente istintiva, una base di pulsioni animali. La ragione modera il comportamento controllando queste pulsioni. Questo meccanismo sta alla base della costituzione della società organizzata, il vero punto forte che rende l'uomo l'animale dominatore del pianeta. Noi siamo autocondizionati nel rimanere all'interno di comportamenti socialmente accettabili. Ma non sempre questo meccanismo funziona, qualcuno ci scappa.
-
Molti pensano che la ragione uccida la spontaneità come se questa fosse una qualità indiscutibile,mentre lo è solamente se arginata dalla educazione,anche dei sentimenti.
La violenza predatoria,il sesso violento vissuto sulla sopraffazione e sulla esclusiva soddisfazione della pulsione,vendita di se stessi come oggetto del piacere altrui sono il segno della mancanza di educazione sentimentale.
Non voglio colpevolizzare la vittima,per carità ma anche accettare i 5 euro in cambio del silenzio sulle molestie è un segno di una vita giovane abbandonata senza cure familiari.
Buoni esempi e genitori consapevoli,capaci di indirizzare senza reprimere.
In fondo non servirebbe molto se non fare i genitori ascoltando invece di parlare,parlare,parlare...
-
la cosa che mi fa più paura di tutta questa vicenda, non è tanto l' omicidio e la violenza con cui è stato compiuto, quanto la cugina (complice del padre...) che va in televisone la domenica pomeriggio (che pelo sullo stomaco...), il fratello della vittima che nel viaggio per andare a trovare la sorella si ferma a Roma per andare in alla Vita in diretta... :dontknow:
-
Non voglio colpevolizzare la vittima,per carità ma anche accettare i 5 euro in cambio del silenzio sulle molestie è un segno di una vita giovane abbandonata senza cure familiari.
l'abito non fa il monaco, ma quando ho visto il padre di Sarah....mah!
-
Esatto, è l'ambiente degradato in cui viveva la ragazza il vero problema e non mi riferisco all'aspetto economico,anche se spesso è significativo almeno di parte di alcune possibilità educative della famiglia.
Pensa la cugina che condizione di doppia sofferenza sta vivendo,il problema è che non è riuscito a districarlo nel momento opportuno.
Andy Warhol fu buon profeta,i mass media offrono a chiunque un quarto d'ora di fama.
Temo che vedremo Igor,l'ultras Serbo,presto a Porta a Porta,per capire il fenomeno.
Come se lui fosse in grado di spiegarlo..
-
Come al solito... avevate ragione.
C'è dell'altro, ahimè; il che mi turba ancor più, viste le persone coinvolte!
:sad1:
P.S.
Piacer mio, gentilissimo Mec
-
La presunzione di trovare la verità nelle supposizioni.
Sapremo.
-
Solo in Italia, c'è un delitto e non c'è perquisizione nell'abitazione di chi ha ucciso.
Assurdo, cosa pensano di trovare dopo 2 mesi dalla morte.
:angry7:
La cosa più assurda è questa foto. :angry7: davanti al "famoso garage" di Domenica.
Da una parte una donna muore alla stazione e nessuno si ferma anzi la evitano, dall'altra parte c'è una folla di curiosi malati. :angry7:
-
Solo in Italia, c'è un delitto e non c'è perquisizione nell'abitazione di chi ha ucciso.
Da una parte una donna muore alla stazione e nessuno si ferma anzi al evitano, dall'altra parte c'è una folla di curiosi malati. :angry7:
Non è vero che succede solo in Italia,ci sarebbero migliaia di esempi e non sappiamo neanche perchè sia successo.
Non è neanche vero che nessuno si ferma.
A Termini,tra la caduta della vittima al momento in cui la prima persona si avvicina per soccorrere, passano forse 10 secondi ma ai nostri giornalisti fa comodo creare casi umani.
Estremamente educativo il fatto che la famiglia della vittima abbia accusato,denunciandoli, i medici del reparto dove la donna era ricoverata di carenza nelle cure.
Notevole la signora che a Milano interviene per dividere due Marocchini che si stavano scannando.
Notevole
-
Non parlo per quello che ho sentito ma quello che vedo dal filmato, che da subito mi ha lasciato senza parole, la gente che passa e nessuno si ferma, solo dopo 1 minuto (60 secondi sono tanti) qualcuno si interessa, ma prima gli passano anche a 10 cm o 1 metro ma niente come se niente fosse. :angry7:
-
Vero,passa un minuto tra la caduta e la prima persona che si ferma vicino alla vittima,per circa 15 secondi non c'è nessuno sul marciapiede,dopo passano e uno si ferma senza toccarla e poi si inginocchia una donna.Almeno 45 secondi di disinteresse.
Per me la sostanza non cambia.Hai idea di quanta gente ci sia ogni giorno sdraiata a Termini per vari motivi?Ubriachi,drogati,barboni,etc?
Non penso che fosse tutta gente senza cuore,molti hanno valutato male e magari qualcuno ha avuto timore.
Generalizzare per me è sbagliato,usare il filmato per dimostrare che la gente ha il cuore di pietra anche.
Forse l'assassino di Sarah non è lo zio,anche se reo confesso.
-
sull'intervento delle persone è stato creato un caso ad 'hoc' ... nel momento dell'aggressione nel video si può vedere che non c'era nessuno.
quando la signora è già a terra l'unica a passare è una vecchietta che la vede li a terra e come altri che passano a primo impatto ti può sembrare il "solito" barbone/barbona da stazione ferroviaria.
poi ovvio che qualcuno che fa più attenzione magari al viso della persona a terra ..ci passa.
non ne farei un caso x questo...per il resto oramai è tutto un reality.
tra il caso Scazzi e questo c'è gente che fa soldi a palate .
-
non ne farei un caso x questo...per il resto oramai è tutto un reality.
tra il caso Scaxxi e questo c'è gente che fa soldi a palate .
E' vero ciò che dici, purtroppo.
Anche ieri sera le trasmissioni di Porta a Porta e Matrix erano incentrate su questo.
Di una cosa dovremmo un po' vergognarci, dei pellegrinaggi necrofili delle famiglie nei luoghi dei delitti...
-
Vi ricordate il filmato di quell'omicidio nel napoletano fuori da un bar dove ci stava la gente che scavalcava il cadavere ancora caldo...
Incredibile.
-
Vi ricordate il filmato di quell'omicidio nel napoletano fuori da un bar dove ci stava la gente che scavalcava il cadavere ancora caldo...
Incredibile.
anche qui..volevo proprio scriverlo prima.
Trattasi di omicidio di stampo camorristico appena al di fuori di una salumeria in un quartiere abbastanza popolato , di persone che si conoscono ovviamente .
Se abiti li e vedi il fatto e capisci subito di che natura è di certo non stai li a controllare se il tipo a terra sta bene o no.
Sai che era immischiato in cose non pulite ..figurati se rischi la vita tua o dei tuoi figli mentre fai la spesa per uno così...e si perchè rischi la vita a fermarti subito dopo un omicidio di quel tipo..di solito ripassano e fanno la seconda ondata epr eliminare eventuali improbabili cmq testimoni.
Non ne vale la pena. devi solo scomparire in quei casi.
Se fosse accaduto un incidente in auto, in moto etc etc..di sicuro la gente si ferma e ti presta aiuto..senza dubbi.
Qui a Torino ho visto cose + scandalose..ciclisti morti a terra e gente in cravatta che suona per passare altrimenti tarda al lavoro.
E si..qui se non hai la precedenza ti ammazzano.
ma perfavore...
-
Anto', non ne facevo un discorso di appartenenza ad una zona di Italia, mi fece solo impressione vedere una donna scavalcare un cadavere con apparente indifferenza (e magari non era indifferenza). facevo più o meno il tuo stesso discorso.
-
neanche io non ne facevo un discorso del genere..forse mi sono spiegato male.
parlavo del fatto che in tv vediamo spesso quello che fa notizia e non la notizia.
-
parlavo del fatto che in tv vediamo spesso quello che fa notizia e non la notizia.
Quello che alcuni incapaci pensano sia una notizia.
In effetti danno i loro commenti,non notizie e sono quasi sempre colorati in modo da colpire basso l'opinione pubblica.
Puntano sulla retorica senza provare a dare termini perchè chi ascolta si possa fare una opinione.
-
neanche io non ne facevo un discorso del genere..forse mi sono spiegato male.
parlavo del fatto che in tv vediamo spesso quello che fa notizia e non la notizia.
per questo motivo non ho la TV !! :tongue1: solo monnezza!!
-
Da dove hai preso la notizia?
Dalla radio?
-
Da dove hai preso la notizia?
Dalla radio?
Ho visto dal web... ;) il video era senza commento...
-
Dunque lo hai visto per caso,non lo hai cercato perchè informato.
-
Dunque lo hai visto per caso,non lo hai cercato perchè informato.
uso la radio, il web e i giornali, le notizie in questo modo sono confrontabili.
-
Chi da notizie con altri media è sicuramente migliore di chi le da in televisione e le fornisce correttamente senza opinioni?
-
Chi da notizie con altri media è sicuramente migliore di chi le da in televisione e le fornisce correttamente senza opinioni?
Credo che le notizie della tv sono "fortemente" condizionate, nella rete è diverso.
-
Nella rete è diverso.
Per me la differenza la fanno le persone.
Anche chi posta in rete può essere fortemente condizionato.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=HZDx1KdEmag[/youtube]
-
Nella rete è diverso.
Per me la differenza la fanno le persone.
Anche chi posta in rete può essere fortemente condizionato.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=HZDx1KdEmag[/youtube]
Cos'è il video dei complottisti che farneticano sul fatto che le torri gemelle siano state fatte saltare in aria e che sul Pentagono non sia caduto un aereo? Maroooooooooooo, non commento neanche.
Secondo me in TV la disinformazione non è più marcata che in radio o sul web, boldor non capisco dove stia la differenza.
-
http://ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2011/05/30/visualizza_new.html_843216433.html
ora è chiara la differenza tra reo e confesso?