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FORUM hondacb.net => Honda CB BAR & O.T. (Fuori Argomento) => Topic aperto da: Empirico - 17 Ottobre 2011, 14:11:04
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Con oltre 5 mila euro di stipendio mensile, sommati agli 8 mila euro tra spese di rappresentanza e diaria, i parlamentari che popolano le aule di Camera e Senato possono maturare retribuzioni superiori ai 20 mila euro in un solo mese, senza considerare il fitto sottobosco di benefit e agevolazioni integrative.
Difficile stabilire quanto costi la politica agli italiani. Non sarebbe sufficiente un plotone di ragionieri, considerato il dedalo di rimborsi, diarie, spese per il collegio elettorale che costituiscono la busta paga di Parlamentari, Europarlamentari, membri dei consigli regionali, provinciali e circoscrizionali, sommati ai costi di locazione, manutenzione e spese straordinarie per gli edifici che li ospitano.
STIPENDI DEI PARLAMENTARI EUROPEI A CONFRONTO IN EURO (Compensi annui netti)
Italia _______Germania_____ Spagna
144.084,36___84.108,oo _____35.051,00
Austria _____Gran Bretagna_____ Rep. Ceca
106.583,40___ 81.600,00________24.180,00
Olanda______ Francia_____ Polonia
86.125,56____ 62.779,00___ 7.370,00
Facendo i conti in tasca ai parlamentari italiani si scopre che i nostri deputati sono tra i più ricchi, e quindi cari, d'Europa, "staccando" i vicini ed efficientissimi austriaci di circa 40 mila euro su base annua! Se il deputato medio prende nel Bel Paese quasi 144 mila euro l'anno, varcato il confine austriaco, un suo omologo arriva invece ad appena 106 mila euro annuali.
Più convenienti anche i parlamentari tedeschi e francesi che costano alla popolazione decisamente meno che in Italia: rispettivamente 84 mila e 62 mila.
Se poi si sale nel Nord Europa si scopre che l'efficientissima monarchia svedese sfoggia un eccellente sistema di welfare, infatti, a differenza dell'esoso Monarca, il parlamentare si accontenta di 57 mila euro l'anno.
Il Quirinale è un perfetto esempio che vale per tutta la gestione dei governi fino ad oggi senza distinzione di colori e partiti. I dipendenti del Quirinale ammontano ad oggi a 2.158 unità contro i circa 1.000 dell'Eliseo e Buckingham Palace e le varie residenze dei Windsor.
La lista delle spese è lunga ed imbarazzante: basti pensare che l'affitto di 4 palazzi alla Camera dei Deputati costerà per i prossimi 18 anni 444 milioni di Euro.
Inghilterra: la regina è “trasparente”
Sebbene sia tacciata di poca parsimonia, la Regina d'Inghilterra sembra conservare un "civico" e "civile" rispetto per i cittadini britannici, a cui fa sapere, in 33 dettagliatissime pagine, le entrate e le uscite di bilancio della famiglia reale.Essere cittadino britannico consente di sapere che i dipendenti a tempo indeterminato a carico della Civil List alla fine del 2005 erano 310, cioè 3 in più rispetto all'anno prima, che la Regina ha avuto regali ufficiali per 152.000 euro oppure che nelle cantine reali sono stoccati vini e liquori «in ordine di annata», per un valore stimato in 608.000 euro.
Altra aria si respira al Quirinale, da cui non sembra possibile avere alcun giustificativo delle spese sostenute. Sebbene la busta paga del capo dello Stato sia rimasta pressoché invariata dagli anni '50, il "palazzo" e la "corte" intorno al presidente sembrano però essere cresciuti a dismisura negli ultimi anni. Stando ad un'indagine commissionata da Carlo Azeglio Ciampi nel 2001, e mai resa nota, il personale in servizio da noi era composto da 931 dipendenti diretti, più 928 altrui avuti per «distacco», per un totale di 1.859 addetti. Un seguito che avrebbe fatto invidia alla stessa Regina Elisabetta.
Se il costo della democrazia in Italia sembra sproporzionato rispetto ad Inghilterra e Francia, il paragone si fa addirittura imbarazzante nel confronto con la presidenza tedesca che sulle casse pubbliche pesa per 18 milioni e mezzo di euro: un ottavo rispetto alla nostra.
La presidenza tedesca, dai compiti istituzionali simili, ha infatti dimensioni molto più contenute: 50 addetti alle tre direzioni organizzative, 100 ai servizi logistici e di supporto e 10 agli uffici degli ex presidenti. Totale: 160. Cioè 29 in meno dei soli addetti alla sicurezza di Castelporziano.
Per quanto riguarda in generale i costi della politica, va sottolineato che i deputati del Bundestag percepiscono uno stipendio di 7.009 euro al mese, mentre da anni tutti i cancellieri che si sono succeduti hanno portato avanti una drastica riduzione del personale dello Stato.
Alla fine dell'anno in corso il totale dei dipendenti dello Stato tedesco nel settore civile, messo ovviamente da parte l'esercito, toccherà 258.000 unità, mentre le spese per il personale toccheranno a fine 2008 il minimo assoluto del 9,4 per cento del bilancio dello Stato, rispetto al 12,1 per cento del 1991 e dell'11,4 per cento del 1998.
Il numero di dipendenti della Cancelleria è di appena 443 unità, mentre il presidente della Repubblica, Horst Koehler, dispone appena di 170 funzionari. Il Bundestag, il Parlamento federale, conta 2.347 impiegati di diverso ordine e grado, il ministero degli Esteri ne ha 2.734, escluso ovviamente il personale in servizio nelle sedi diplomatiche all'estero.
http://www.ilcorriereblog.it/politica/37-politica/2357-stipendi-dei-parlamentari-europei-a-confronto-in-italia-la-politica-piu-cara-deuropa.html
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Serve per riflettere, incaxxarsi...oppure per tutte e due le cose?? :protest:
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Dal mio punto di vista, serve a capire che non ha nessuna importanza il colore di quelli che vanno su: andrebbero eliminati tutti e si dovrebbe ripartire da zero, con nessuna faccia gia' vista...
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TABULA RASA !!
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Oltretutto, non ce nè uno pulito :violent5:
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Dal mio punto di vista, serve a capire che non ha nessuna importanza il colore di quelli che vanno su: andrebbero eliminati tutti e si dovrebbe ripartire da zero, con nessuna faccia gia' vista...
Ringraziando il Duca di Pavia per averci ulterirmente chiarito le idee, nonchè il Primo Cavaliere Big per aver richiamato la degnezza d'indignazione paritaria all'equivalenza destra-centro-sinistra, per l'offesa portata alla maggior parte della popolazione che vive con stipendi di gran lunga inferiori (anche 3-4 volte) ai semplici Commessi della Camera, ritengo però non necessario ed odioso mettere a ferro e fuoco città Italiane con un senso unico delinquenziale, lanciando sanpietrini o molotov a gente in divisa dallo stipendio proletario, o picchiare pensionati dissidenti, od incendiare moto o macchine di poveri cristi, o cassonetti, o lanciare pesanti estintori verso altri esseri umani, o sfasciare vetrine...ecc...
ritengo altresì necessario indire un referendum unitario popolare proprio sulla proposta di ridurre gli stipendi alle caste del potere (giudici compresi), al presidente ed alla sua corte simil imperiale, riducendo numeri degli onori, numeri delle scorte, numeri dei benefici. Con 5-6000 euro al mese qualunque parlamentare potrebbe farsi la settimana bianca ugualmente, compresa la vacanzina estiva con la propria famiglia (e la propria macchina) in un albergo a 4 stelle della Val di Fassa o dell'Isola d'Elba.
P.S.
Purtroppo, magari scandalizzando qualcuno (ma anche me stesso), ritengo che la baronia sanitaria od i solinghi straguadagni di alcuni dirigenti andrebbero ridimensionati; ovvero vorrei dei Medici giustamente stipendiati (anche assai dignitosamente, 4 volte meno di un deputato) in Ospedali e strutture solo pubbliche ma, a differenza di Cuba, dediti realmente al popolo malato, prestando una assistenza realmente uguale per tutti, non cioè solo in ospedali modello da dedicare a membri del politburo ed ai ricchi del proprio paese o di altri paesi, ma ospedali aperti a tutti con la medesima serietà d'intervento, dall'homeless all'impiegato del catasto, dalla casalinga all'avvocato, dall'operaio al politico.
Mai più ammalati di serie A e malati di serie B con la furba intramoenia, che danneggia sempre i più i poveracci aumentando le loro attese, aprendo le porte ai benestanti anche nell'ospedale pubblico.
Vorrei che le tasse fossero pagate da tutti, con percentuali diverse e proporzionate equamente in funzione dei diversi guadagni, che soprattutto andassero realmente in servizi reali alla popolazione e non più perse nelle miriadi di rivi tracimanti dei privilegi e del proprio particolare.
Vorrei veder amministrata la "cosa pubblica" con correttezza delle rispettive funzioni solo per il bene pubblico a valle.
Vorrei vedere l'onestà in chi è votato, in chi amministra, negli assessori.
Vorrei vedere dei sindacalisti che fossero vicini ai diritti dei lavoratori nella stessa misura di quelli dei cittadini che ricevono il servizio da questi lavoratori.
Vorrei vedere una società che pensasse ai propri anziani sani e soprattutto a quelli malati.
Vorrei vedere una serietà ed onestà superiore diffusa ad ogni ambito lavorativo.
Seguono altri infiniti vorrei... che non vorrei poi ingenerassero in voi (ed in me) confusione tra progressismo e conservatorismo, spaziando da un estremo e l'altro del giusto che può trovarsi in ognuno di questi ideali, scaccianti l'ideologia.
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Con oltre 5 mila euro di stipendio mensile, sommati agli 8 mila euro tra spese di rappresentanza e diaria, i parlamentari che popolano le aule di Camera e Senato possono maturare retribuzioni superiori ai 20 mila euro in un solo mese, senza considerare il fitto sottobosco di benefit e agevolazioni integrative.
Hai dimenticato di dire che versano ( praticamente defalcati prima dell'erogazione ), al partito di appartenenza, a titolo di "rimborso della campagna elettorale sostenuta dal partito per il candidato onorevole o senatore eletto, dai 3.500 ai 5.000 €uri mensili
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(http://img3.libreriauniversitaria.it/BIT/714/9788817017145g.jpg)
da leggere !!!
per tutti !!
ps
con tanta tanta camomilla!! :angry5:
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Hai dimenticato di dire che versano ( praticamente defalcati prima dell'erogazione ), al partito di appartenenza, a titolo di "rimborso della campagna elettorale sostenuta dal partito per il candidato onorevole o senatore eletto, dai 3.500 ai 5.000 €uri mensili
Solo in alcuni partiti dove è previsto dai regolamenti.
Stipendi in Magistratura,In dettaglio il progredire dello stipendio in funzione della carriera.:
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/busta-paga-togata/2068808
Non sono interessato all'indignazione in quanto la considero una emozione inutile.L'indignazione è una forma di risentimento,dunque assolutamente non propositiva ed a mio avviso,piuttosto primitiva.
Molte cariche nella Sanità e nelle Università sono politiche,da non dimenticare le consulenze.Cambia l'Amministrazione?I vecchi contratti vengono onorati ma i consulenti cambiano e giù nuovi contratti...tutto questo era già visto e sentito da prima.Sentivo già i miei nonni denunciare il malcostume.
Evidentemente faceva comodo alla maggioranza degli Italiani.
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scusate ma ci stiamo indignando in ritardo! i politici hanno sempre guadagnato troppo e non solo loro...e adesso ce ne accorgiamo ?
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scusate ma ci stiamo indignando in ritardo! i politici hanno sempre guadagnato troppo e non solo loro...e adesso ce ne accorgiamo ?
Hai ragione!
Forse perchè adesso non si arriva a fine mese...
P.S.
Orpo, Empy, che begli stipendi anche i magistrati!
Boldor, non ho coraggio di leggere quel libro, per non turbare oltermodo i miei sonni, già ampiamente sballottati dall'incertezza del futuro mio... e dei miei figli.
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A me non pare che gli "indignati" abbiano proposto niente di importante,le uniche parole che ho sentito sono a favore della spesa sociale,dell'assistenzialismo.
Peccato,pensavo che un malessere mondiale ispirasse grandi obbiettivi,la spinta a cambiare la gestione dell'economia a livello planetario.Invece,niente.Solo vecchi slogan politici e richieste impossibili da soddisfare.
Speriamo non sia una occasione persa.
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scusate ma ci stiamo indignando in ritardo! i politici hanno sempre guadagnato troppo e non solo loro...e adesso ce ne accorgiamo ?
Hai ragione!
Forse perchè adesso non si arriva a fine mese...
beh, comunque, il fatto che sia stato tolleratosopportatomaldigerito fino ad ora, mica significa che si deve continuare a fare...
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"...emerge al primo posto per finanziamenti statali ricevuti il Lazio, con oltre 34 miliardi, seguito da Lombardia, quasi 31 miliardi, Sicilia, 27,3 miliardi e Campania, 22,7. Fanalino di coda la Valle d'Aosta, con poco più di un milione e mezzo di euro. Ma se si guarda la spesa non i valore assoluto ma per abitante e in funzione al prodotto interno lordo, si scopre il "ribaltone" e si vede che a esser più fortunati sono i residenti nelle regioni autonome, rispetto a quelli delle regioni a statuto ordinario. Facendo un esempio, Valle D'Aosta e Trentino-Alto Adige spendono, pro capite, rispettivamente, 12.171 e 10.862 euro, circa 3-4 volte in più, che in Veneto o Lombardia, dove la spesa pubblica si ferma a 3.089 e a 3.192 euro. Stesso risultato, se si considera la spesa sul Pil: tutte e 5 le regioni a statuto speciale, Friuli-Venezia Giulia, Sardegna, Sicilia, Trentino-Alto Adige e Valle d'Aosta, primeggiano la speciale classifica, attestando la propria spesa tra il 20% e il 35% di Pil, contro il 9,4% della Lombardia, il 12% del Piemonte, il 15,2% della Liguria. Senza scordare, peraltro, che buona parte di queste risorse se ne vanno in spese correnti (in particolar modo, per pagare stipendi), lasciando, quindi, agli investimenti effettivi, davvero poche briciole."
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Norme%20e%20Tributi/2010/02/ragioneria-stato-distribuzione-regionale-spesa-statale.shtml?uuid=31190d0e-14aa-11df-949a-6432fdfe4ee9
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(http://www.tgcom.mediaset.it/binary/dal-web/85.$plit/C_2_articolo_1005054_imagepp.jpg)
Dal Web
Di Pietro tuona contro i privilegi Ma è andato in pensione a 44 anni
10:21 - Il 5 aprile prossimo arriverà in libreria il nuovo libro di Mario Giordano, "Sanguisughe", edito da Mondadori.
Il volume si presenta come una guida per esplorare la giungla degli scandali della previdenza italiana, scoprendo vitalizi da record alla faccia di chi è costretto a fare sacrifici. Pensioni d'oro, ovvero sanguisughe che ci prosciugano le tasche.
Sanguisughe è anche un gruppo su Facebook
Di seguito un brano pubblicato da il Giornale.
Qualche anno fa scrisse su “Oggi”, che bisogna “disboscare il sistema previdenziale di tutte le rendite parassitarie e esagerate”. E chissà se fra le rendite parassitarie ed esagerate considerava anche quella di chi va in pensione a soli 44 anni, prende circa 2mila euro al mese e poi cumula quell’assegno con uno stipendio da parlamentare. Perché se fosse così Antonio Di Pietro, l’eroe di Mani Pulite, il moralizzatore d’Italia, l’uomo che tuona contro ogni privilegio, dovrebbe cominciare a disboscare la sua, di rendita. In effetti: che c’azzecca, per dirla in diepietrese, un 44enne con la pensione?
Eppure eccolo lì: 1 settembre 1995, decorrenza originaria, numero iscrizione 03167…, codice fiscale DPTNTN50etc, il cedolino “in carico alla provincia di Bergamo” che ogni mese fa transitare sul conto corrente dell’onorevole Di Pietro la pensione da magistrato: 2644,57 euro lordi al mese, 1956 euro netti. Che forse non saranno molti, ma sono sempre quasi cinque volte più della minima. E che si vanno a cumulare senza alcuna decurtazione al ricco stipendio da parlamentare. Non male per chi passa le sue giornate a tuonare contro i privilegi altrui, non è vero?
La coerenza per l’uomo venuto da Montenero di Bisaccia è sempre stato un optional, un po’ come la grammatica. E così succede che l’uomo che tuona contro le rendite della casta, il moralizzatore d’Italia, il censore di ogni malcostume, ebbene, proprio lui, è andato in pensione a 44 anni. E oggi, che è appena sessantenne, può vantarsi (ah, la moralizzazione!) di ricevere un vitalizio previdenziale dal 1995, cioè da 15 anni, cioè da quando c’era ancora la Jugoslavia e Toto Cotugno a Sanremo cantava “Voglio andare a vivere in campagna”.
Se la sua esistenza dovesse durare quanto quella media di un italiano (lunga vita!), finirà per incassare il vitalizio almeno per altri 20 anni. E dunque è evidente che il magistrato Di Pietro ha versato all’ente previdenziale solo una minima parte di quello che il pensionato Di Pietro dall’ente previdenziale ha preso e prenderà. E’ così che nascono i buchi nei conti, ma che importa? “Tanto alla fine è sempre il cittadino che paga”. Lo sapete di chi sono queste parole? Di Tonino, naturalmente. Un moralizzatore baby pensionato. Un uomo sempre molto attento ai valori. Così attento che ha cominciato a incassarli già a 44 anni…
La moglie di Bossi? In pensione a 39 anni. Del resto quello dei baby pensionati in Italia è un vero esercito, all’interno del quale si nascondono molte sorprese. Per esempio Manuela Marrone, la moglie di Bossi, che oggi ha 57 anni, prende la pensione dal 1 settembre 1992, cioè da quando ne aveva 39. L’assegno non è molto sostanzioso (766,37 euro), ma lo riceve regolarmente da 18 anni e mezzo: non male per la compagna di vita dell’uomo che ha dichiarato guerra a tutti gli sprechi, no?
766,37 x 12= 9.196,44 euro (anno) x 18 anni = 165.535,92 euro :angry5:
Il banchiere d’oro: in pensione a 44 anni (prende 22mila euro). Assai più ricco l’assegno del professor Rainer Stefano Masera, oggi preside della facoltà di economia dell’Università Marconi di Roma. Nel ’95 come ministro del Bilancio nel governo Dini, quello del ribaltone, partecipò alla riforma che ha reso più severe le norme per i pensionati: severità di cui, per altro, non si trova traccia nell’assegno che l’Inps versa ogni mese al super baby pensionato Masera: 18.413 euro lordi al mese. Ma il fatto singolare è che il professor Masera, che oggi ha 66 anni, prende il vitalizio da quando ne aveva 44, cioè da 22 anni: correva l’anno 1988, il Muro di Berlino era ancora in piedi, Massimo Ranieri vinceva il festival di Sanremo. E Masera, dal canto suo, lasciava la Banca d’Italia per assumere una serie infinita di altri incarichi privati e pubblici (ministero compreso). Del resto uno che ha 44 anni può mica fare il pensionato anche se ha una pensione che arriva a 18mila euro al mese?
Marrazzo in pensione a 52 anni. Deve accontentarsi di una cifra inferiore, invece Piero Marrazzo: solo 2000 euro al mese. Che ci volete fare? Troppo breve la sua permanenza in Regione, causa transessuali e cocaina. Ricordate? Dopo le dimissioni da governatore, Marrazzo è tornato a fare quello che faceva prima di diventare governatore del Lazio: il giornalista in Rai. Ma appena timbrato il cartellino di viale Mazzini, come altri trenta ex consiglieri laziali, ha presentato apposita domanda per ottenere il vitalizio che gli spetta per legge. Si badi bene: Marrazzo ha appena 52 anni.
I baby pensionati Fabio Granata e Leoluca Orlando. Ancor meglio è riuscito a fare la nuova stella del moralismo un tanto al chilo, il pasdaran dei finiani Fabio Granata, l’uomo che sventola la bandiera del futuro ma nel frattempo si crogiola nei privilegi del passato: infatti è stato uno degli ultimi politici viventi a poter andare in pensione a 50 anni. E che ha subito unito il baby vitalizio (8000 euro) al maxistipendio da onorevole, oltre che a qualche altro gettone, come quello di vicepresidente di un ente regionale (Cinesicilia srl).
Fabio Granata, come l’ex sindaco di Palermo, esponente di spicco dell’Idv, Leoluca Orlando, figura nell’elenco di 13 fortunati, ex consiglieri regionali che sommano la pensione da ex consiglieri regionali all’indennità parlamentare, un privilegio che non è previsto in nessun altro posto del mondo e che ha suscitato l’indignazione anche del medesimo presidente dell’Assemblea siciliana, Francesco Cascio: “Come possiamo chiedere sacrifici ai cittadini se poi lasciamo passare simili sciali?”, si è chiesto. Nessuna risposta, naturalmente.
Frisullo e i baby pensionati pugliesi. Vi ricordate Sandro Frisullo, l’ex vicepresidente della Regione Puglia indagato e arrestato nello scandalo della sanità? Ebbene: riceve regolarmente la baby pensione. A 55 anni prende 10071 euro lordi al mese (circa 7mila netti) e li prenderà per il resto della sua vita in virtù di 15 anni passati in Regione. Quindici anni di contributi, 10mila euro al mese: non male no? Sono 19 i consiglieri pugliesi che dopo le elezioni regionali della primavera 2010 hanno usufruito della via agevolata alla previdenza: ebbene solo 3 di loro hanno 65 anni, 9 ne hanno meno di 59, uno addirittura ne ha 52. Gli assegni vanno dai 4mila ai 10mila euro al mese. Nel luglio 2010 la Regione Puglia, fra l’altro, ha aumentato i vitalizi a tutti gli ex consiglieri a riposo (152): la spesa è stata piuttosto rilevante, 2 milioni e 600mila euro. Ed è stata finanziata tagliando i soldi destinati agli studenti.
A 47 anni con 10980 euro al mese. A volte si pensa che le baby pensioni d’oro siano un retaggio del passato. O che riguardino solo gli onorevoli. Macché: nel luglio 2009 il funzionario della Regione Sicilia, Pier Carmelo Russo, è andato in pensione con un assegno mensile pari a 10980 euro lordi, pari a 6462 netti.
Questo accade in virtù di una legge siciliana per cui con appena 25 anni di contributi (uomini) o 20 (donne) si può avere diritto al vitalizio, se si ha un malato da accudire. E chi non ha un padre che dev’essere accompagnato in ospedale?
Chi non ha una zia che necessita assistenza? In effetti: fra il 2003 e il 2010 le baby pensioni concesse grazie a questa leggina sono state oltre mille. Età media delle persone a riposo: 53 anni. Chi non aveva un malato a disposizione, se l’è inventato come una donna geniale che si è fatta adottare da un’anziana non autosufficiente.
E così zac, appena adottata, ha presentato richiesta per andare in pensione. Esattamente come ha fatto il 47enne funzionario Pier Carmelo Russo: “Devo accudire mio padre”, ha dichiarato con una lettera strappalacrime. Subito dopo s’è fatta nominare assessore, aggiungendo così alla baby pensione (10980 euro al mese) un’indennità da 300mila euro. E lasciando tutti con un dubbio: ora che lui fa l’assessore, il povero babbo chi lo cura?
:angry7:
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recentemente ho ricevuto questa mail
....e i politici dovrebbero solo vergognarsi !!!!! Per la prima volta viene tolto il segreto su quanto costa ai contribuenti l'assistenza sanitaria integrativa dei deputati. Si tratta di costi per cure che non vengono erogate dal sistema sanitario nazionale (le cui prestazioni sono gratis o al più pari al ticket), ma da una assistenza privata finanziata da Montecitorio. A rendere pubblici questi dati sono stati i radicali che da tempo svolgono una campagna di trasparenza denominata Parlamento WikiLeaks. Va detto ancora che la Camera assicura un rimborso sanitario privato non solo ai 630 onorevoli. Ma anche a 1109 loro familiari compresi (per volontà dell'ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini) i conviventi more uxorio.
Ebbene, nel 2010, deputati e parenti vari hanno speso complessivamente 10 milioni e 117mila euro. Tre milioni e 92mila euro per spese odontoiatriche. Oltre tre milioni per ricoveri e interventi (eseguiti dunque non in ospedali o strutture convenzionati dove non si paga, ma in cliniche private). Quasi un milione di euro (976mila euro, per la precisione), per fisioterapia. Per visite varie, 698mila euro. Quattrocentottantotto mila euro per occhiali e 257mila per far fronte, con la psicoterapia, ai problemi psicologici e psichiatrici di deputati e dei loro familari. Per curare i problemi delle vene varicose (voce "sclerosante"), 28mila e 138 euro. Visite omeopatiche 3mila e 636 euro. I deputati si sono anche fatti curare in strutture del servizio sanitario nazionale, e dunque hanno chiesto il rimborso all'assistenza integrativa del Parlamento per 153mila euro di ticket. Ma non tutti i numeri sull'assistenza sanitaria privata dei deputati, tuttavia, sono stati desegretati. "Abbiamo chiesto - dice la Bernardini - quanti e quali importi sono stati spesi nell'ultimo triennio per alcune prestazioni previste dal 'fondo di solidarietà sanitarià come ad esempio balneoterapia, shiatsuterapia, massaggio sportivo ed elettroscultura (ginnastica passiva). Volevamo sapere anche l'importo degli interventi per chirurgia plastica, ma questi conti i Questori della Camera non ce li hanno voluti dare". Perché queste informazioni restano riservate, non accessibili?
Cosa c'è da nascondere? Ecco il motivo di quel segreto secondo i Questori della Camera: "Il sistema informatizzato di gestione contabile dei dati adottato dalla Camera non consente di estrarre le informazioni richieste. Tenuto conto del principio generale dell'accesso agli atti in base al quale la domanda non può comportare la necessità di un'attività di elaborazione dei dati da parte del soggetto destinatario della richiesta, non è possibile fornire le informazioni secondo le modalità richieste". Il partito di Pannella, a questo proposito, è contrario. "Non ritengo - spiega la deputata Rita Bernardini - che la Camera debba provvedere a dare una assicurazione integrativa. Ogni deputato potrebbe benissimo farsela per conto proprio avendo gia l'assistenza che hanno tutti i cittadini italiani. Se gli onorevoli vogliono qualcosa di più dei cittadini italiani, cioè un privilegio, possono pagarselo, visto che già dispongono di un rimborso di 25 mila euro mensili, a farsi un'assicurazione privata. Non si capisce perché questa 'mutua integrativà la debba pagare la Camera facendola gestire direttamente dai Questori". "Secondo noi - aggiunge - basterebbe semplicemente non prevederla e quindi far risparmiare alla collettività dieci milioni di euro all'anno".Mentre a noi tagliano sull'assistenza sanitaria e sociale è deprimente scoprire che alla casta rimborsano anche massaggi e chirurgie plastiche private - è il commento del presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini - e sempre nel massimo silenzio di tutti. ...E NON FINISCE QUI... Sull'Espresso di qualche settimana fa c'era un articoletto che spiega che recentemente il Parlamento ha votato all'UNANIMITA' e senza astenuti un aumento di stipendio per i parlamentari pari a circa € 1.135,00 al mese.Inoltre la mozione e stata camuffata in modo tale da non risultare nei verbali ufficiali.
STIPENDIO Euro 19.150,00 AL MESE
STIPENDIO BASE circa Euro 9.980,00 al mese
PORTABORSE circa Euro 4.030,00 al mese (generalmente parente o familiare)
RIMBORSO SPESE AFFITTO circa Euro 2.900,00 al mese
INDENNITA' DI CARICA (da Euro 335,00 circa a Euro 6.455,00) TUTTI ESENTASSE
+
TELEFONO CELLULARE gratis
TESSERA DEL CINEMA gratis
TESSERA TEATRO gratis
TESSERA AUTOBUS - METROPOLITANA gratis
FRANCOBOLLI gratis
VIAGGI AEREO NAZIONALI gratis
CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE gratis
PISCINE E PALESTRE gratis
FS gratis
AEREO DI STATO gratis
AMBASCIATE gratis
CLINICHE gratis
ASSICURAZIONE INFORTUNI gratis
ASSICURAZIONE MORTE gratis
AUTO BLU CON AUTISTA gratis
RISTORANTE gratis (nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis per Euro 1.472.000,00).
Intascano uno stipendio e hanno diritto alla pensione dopo 35 mesi in parlamento mentre obbligano i cittadini a 35 anni di contributi (41 anni per il pubbico impiego) Circa Euro 103.000,00 li incassano con il rimborso spese elettorali (in violazione alla legge sul finanziamento ai partiti), più i privilegi per quelli che sono stati Presidenti della Repubblica, del Senato o della Camera. (Es: la sig.ra Pivetti ha a disposizione e gratis un ufficio, una segretaria, l'auto blu ed una scorta sempre al suo servizio)
La classe politica ha causato al paese un danno di 1 MILIARDO e 255 MILIONI di EURO.
La sola camera dei deputati costa al cittadino Euro 2.215,00 al MINUTO
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Parte del problema è quanto costa,il dramma è quanto RENDE.
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quanto rende e' sotto gli occhi di tutti, quello che non sappiano, ma emerge a pezzi e' quanto costa, e in quel momento si valutano costi benefici :angry7:
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Infatti ho scritto "dramma".