L'eolico non è affidabile, e richiede investimenti ripagati solo dopo mooolto tempo...
Citazione da: Antani - 17 Luglio 2009, 09:05:03L'eolico non è affidabile, e richiede investimenti ripagati solo dopo mooolto tempo...Conosco un'imprenditore edile che in Sicilia, per diversificare l'attività ( ora in crisi ), affitta interi comprensori montani comunali, per 99 anni, ci costruisce l'eolico e rivende energia.
Non ho capito, pensarla su cosa? Io baso la mia conoscenza su quanto documentato, se hai informazioni che smentiscano cio' postale...La fusione fredda e' stata ottenuta.Diverso e' il discorso sull'effettiva attuale convenienza economica, qui si sta ancora sperimentando, ma il rischio che faccia la fine di Tesla secondo me c'e', e questa e' una mia opinione.
Occhio che tra ottenere un processo in laboratorio ed applicarlo su vasta scala in sicurezza per fini civili ce ne passa.
Credo comunque che senza una “decrescita” della produzione, dei consumi e degli sprechi e senza un maggior riciclo di prodotti plastici, metallici, vetrosi ecc. la cui produzione richiede enormi quantità di energia oltre che ad un problema ambientale ci troveremo di fronte ad un serio problema di carenza di risorse energetiche con le conseguenze, anche militari per la proprietà delle fonti, che questo comporta.
Non capisco su che base dici che le energie rinnovabili potranno fornire il 15-20% del fabbisogno energetico, perché porre dei limiti a quanto si potrà ottenere con la ricerca e lo svilupppo?
Ciao Gustav, l’argomento mi intriga.
non credo che il nucleare sia la soluzione: le riserve di uranio in natura sono stimate in 4,2 milioni di tonnellate di ossido di uranio, questa quantità è utile per la produzione di 150 miliardi di Tep sottoforma di calore. Se il fabbisogno annuo è 11,1 miliardi di tep (dati 2004) equivale a dire che l’uranio in assenza di altre fonti durebbe circa 14 anni. Mantenendo la quantità di uranio estratto al livello attuale (garantisce circa il 18% del fabbisogno energetico) ne rimane ancora per circa 50 anni.
In sostanza credo che nè solare né il nucleare siano la panacea di tutti i problemi energetici, penso invece che sia necessario un sistema di produzione di energia integrato che contempli l’uso di tutte le fonti , soprattutto rinnovabili, possibili unito a una razionalizzazione di consumi e sprechi.
una discussione molto interessante con punti di vista differenti, espressi con grande precisione (mi spaventate! ) e self control nonostante sia un tema che spesso coinvolge molto anche la nostra parte emotiva.un grazie particolare sia a gustav che a barracuda, a cui mi sento più vicino come pensiero.