VADEMECUM DEL VIAGGIATORE A LUNGO/MEDIO RAGGIO
Vorrei premettere che non sono proprio “fresco” dei viaggi in moto a medio/lungo raggio, ma in breve mi farebbe piacere scrivere qualche riga per raccontarvi come personalmente mi son preparato ad affrontare le mie passate ferie estive in moto. Le vacanze, 14gg. in totale, prevedevano diverse mete dell’est-europa e i km preventivati variavano dai 4500/5000 km. L’itinerario era così composto:
Giorno 1: sabato 27 agosto
Roma – Sella Nevea ITALIA
Giorno 2: domenica 28 agosto
Sella Nevea – Zagabria (Zagreb) CROAZIA (Croatia)
Giorno 3: lunedì 29 agosto
Zagabria (Zagreb) CROAZIA (Croatia) - Budapest UNGHERIA (Hungary)
Giorno 4: martedì 30 agosto
Budapest UNGHERIA (Hungary)
Giorno 5: mercoledì 31 agosto
Budapest UNGHERIA (Hungary)
Giorno 6: giovedì 1 settembre
Budapest UNGHERIA (Hungary) - Cracovia (KRAKOW) POLONIA (Poland)
Giorno 7: venerdì 2 settembre
Cracovia (KRAKOW) POLONIA (Poland)
Giorno 8: sabato 3 settembre
Cracovia (KRAKOW) POLONIA (Poland) - Praga (Praha) REPUBBLICA CECA (Czech Republic)
Giorno 9: domenica 4 settembre
Praga (Praha) REPUBBLICA CECA (Czech Republic)
Giorno 10: lunedì 5 settembre
Praga (Praha) REPUBBLICA CECA (Czech Republic) - Vienna (Wien) AUSTRIA
Giorno 11: martedì 6 settembre
Vienna (Wien) AUSTRIA
Giorno 12: mercoledì 7 settembre
Vienna (Wien) AUSTRIA
Giorno 13: giovedì 8 settembre
Vienna (Wien) AUSTRIA – Sella Nevea ITALIA
Giorno 14: venerdì 9 settembre
Sella Nevea – Roma
http://g.co/maps/75p4dOvviamente dovendo rimanere 14gg. fuori casa era necessario predisporre un piccolo kit del viaggiatore semi/sicuro, ovviamente + ricambi/attrezzi si hanno con se, piu’ km si riescono a fare a cuor leggero senza stare sempre con l’orecchio teso al minimo accenno di rumore anomalo che può uscire dalla nostra moto.
Questo è il mio Kit, e devo dire che avendo avuto già esperienze negative, ho cercato di non farmi mancare niente, soprattutto calcolando che avrei viaggiato da solo (altrimenti ricambi e attrezzi da portare si possono smezzare con gli altri compagni di viaggio per limitare i pesi):
1) attrezzi: chiavi inglese di ogni misura, da un minimo della 6-a un massimo a piacere, in contrapposizione nel caso dovessimo stringere un dado e controdado sarebbe utile avere una pinza o mini pinza a becco, (se si vuole esagerare come me, ci si porta le chiavi a bussola con relativo cricchetto). Sicuramente delle brugole, un taglierino (oppure forbici), del nastro adesivo da elettricista (io personalmente ho portato quello da elettricista, quello americano che risulta essere molto resistente avendo una trama interna e quello in tessuto) e delle fascette (che risultano essere indispensabili alla sistemazione di problemi veloci, da risolvere poi in un secondo tempo)
2) ricambi: il personalmente mi sono organizzato con un cavo frizione generico (ma avere anche quelli del gas non sarebbe stato male) lampadine varie, fusibili, e qualche bullone e dado autobloccante di varie misure
3) Fast in caso di foratura dei pneumatici, una boccetta di rabbocco liquidi (olio motore e a chi servisse liquido radiatore), grasso per catena e un paio di guanti per tenere le manine pulite.
4) Corde a cricchetto/elastici e ragnetto.
5) Tanta fortuna pregando di non dover usare mai niente di tutta questa roba
P.s. nella speranza di non dover usare mai niente di quanto elencato c’è da dire che molti (me compreso) tendevano a posizionare l’arcibagaglio sulla moto, in posizione di complicatissimo reperimento in caso di necessità. Con l’esperienza ho imparato che avere tutta l’attrezzatura a portata di mano, allieva di gran lunga il motivo dell’incazzatura per cui la si deve usare (e non è da sottovalutare).
Cosa altro non può mancare:
- abbigliamento antipioggia: Affrontando tappe che variano dai 300 a 800 km, il tempo meteorologico con cui si parte solitamente non è lo stesso con cui si arriva (questa mia ultima esperienza è un caso a parte, 14gg. di solo sole) quindi è bene attrezzarsi con una tuta antipioggia (meglio se intera anche se + scomoda), dei calzari antipioggia e per chi non volesse comprare un paio di guanti antipioggia/Touring, come me, perché troppo scomodi si può attrezzare con dei guanti lavapiatti di 2 tg. + grandi della propria misura per poterli utilizzare come sopraguanti a quelli indossati. (è chiaro che anche l’abbigliamento antipioggia è bene averlo a portata di mano, anche perché nel breve tempo in cui si pensa che la nuvola sia passeggera, ci si ritrova già tutti bagnati per questo io tenevo il tutto nella borsa serbatoio.
- Giacca da moto a + strati: le fodere interne non sono da sottovalutare, quando si parte da Roma con 40° e si arriva a 17° sulle montagna… quelle fodere interne fanno molto comodo, così come le famose tute antipioggia, che in caso di vento, riescono a spezzare piuttosto bene lo sbalzo termico. (ps coprite anche il collo, al ritorno nonostante la bandana mi ha punto una vespa e non della piaggio)
- Navigatore e mappa del percorso. Consiglio di gran lunga di utilizzare il navigatore, ma di avere sempre una mappa del percorso sulla borsa serbatoio. Non sempre le mappe dei navigatori sono aggiornate (sicuramente sono indispensabili in città per arrivare alla meta) soprattutto per l’est-europa dove la viabilità e arretrata e in continua evoluzione, indi per cui il navigare si perde, avere una mappa cartacea aiuta.
- Avere una moto che protegge bene dal vento aiuta sia l’aerodinamica (minori consumi)che il pilota (che con troppo vento per troppi km rimane rintronato), per chi come me, cerca sempre un compromesso, preferendo una moto nuda e agile, consiglio caldamente almeno un cupolino.
- una presa accendisigari sulla moto è utilissima e costa 10euri, e poi ci si attacca il navigatore
Per il momento credo di aver detto tutto, presto aggiungo altre cose, se le dritte non occorrono taglio corto e vi metto solo una valanga di foto

…. Ditelo tranquillamente che non mi offendo.
Altrimenti presto continuo con il racconto del viaggio
Qualche foto della prepararione e del prepartenza.