Giorno 6: giovedì 1 settembre
Budapest UNGHERIA (Hungary) - Cracovia (KRAKOW) POLONIA (Poland) (Km: 395) circa h. 6.11. Partiti nella prima mattinata, alle 8.30 eravamo già in sella. La tappa che stavamo per affrontare si rivelava una tra le piu’ interessanti, infatti per arrivare in Polonia le opzioni erano 2, la prima era passare per l’autostrada, fino a Brno (Austria) e poi risalire sempre in autostrada fino in Polonia (calcolando un tempo di percorrenza di circa 6 ore per circa 600 km) oppure la seconda era passare per la Slovacchia attraverso la E77, strada a scorrimento veloce che parte da Budapest ed arriva direttamente a Cracovia dividendo in 2 la Slovacchia. Ovviamente per una maggiore godibilità e un maggior risparmio economico abbiamo optato per la E77. Per quel che mi riguarda, motociclisticamente parlando, l’itinerario è stato spettacolare e mi sento anche di consigliarlo sia a moto turisti che ai violentatori della manopola in curva.
si percorre tutta la [E77] (strada a scorrimento veloce). Partendo da Budapest, i primi 30km che si fanno sono tutti di percorsi su simil - autostrade, (potrebbero essere il come il nostro raccordo romano) arrivando poi sulla E77 vera a propria la strada si presenta, pian piano che ci si addentra con i km, sempre piu’ interessante, l’asfalto risulta bello scuro e di buona qualità, si susseguono Sali e scendi per le vallate con poi paesini fino a confine slovacco (che si trova a circa 90 km da Budapest), Sali e scendi con curve e controcurva, con 2 corsie a salire e diventa 1 poi in discesa, e viceversa per chi è nel senso opposto. Spennellate con andatura tra i 90Km orari e i 120km (ricordate che il navigatore e vostro amico per la segnalazione dei velox che però si trovano quasi sempre all’ingresso dei piccoli paesini). Il confine Ungherese. Il confine tra l’Ungheria e la Slovacchia è quasi inpercettibile, trattasi anche di dogana di poco rilievo trovandoci su una strada statale. Attraversando la Slovacchia, che si percorre per circa 200 km prima di arrivare in Polonia, il paesaggio a prima impressione risolta piatto + scarno e senza dubbio piu’ degradante del dolci e piacevoli paesini dell’Ungheria, la povertà dell’agro è maggiormente visibile, e le casette si alterna tra vecchio stampo, fatiscenti, e catapecchie in stile zingaresco. L’asfalto non risulta piu’ tanto uniforme e gli avvallamenti e i cedimenti strutturali del bitume si avvertono e come, per lo meno per i primi 100km. (piccola curiosità, chiara ha visto un uomo che girava con un cammello, non so se delirava o diceva il vero) Ad ogni modo andando a nord, la differenza si avvertiva e come, le zone sembravano sicuramente + verdeggianti e montagnose e le cittadelle incontrate sempre piu’ urbanizzate e moderne e soprattutto ci si avvicinava alle montagne. Gli ultimi circa 60 km prima di entrare in Polonia si percorre una vera a propria serie di gincane Sali e scendi a scorrimento veloce (insomma una mezza pista), eravamo in territorio di caccia a 2 ruote, e lo si notava dal quantitativo di motociclisti intutati in ogni dove. Li le mie gomme pietrose hanno dato il meglio, dopo circa 200km di preriscaldamento, spennellavano su e giu’ la mia cb carica come un uovo. Divertimento smorzato dopo poco da piccoli pugnetti sul fianco di chiara, che mi hanno prontamente riportato al raziocinio di mantenere una guida + turistica. Gli ultimi km da percorrere passata una dogana fatiscente, sono stati un po’ noiosi dopo il puro divertimento passato, e pian piano che ci si avvicinava a Cracovia, le strade risultavano essere sempre + piene di limiti e di controlli elettronici, abbastanza frustrante, ma alla fine anche qui siamo arrivati. Avevamo preso un ostello in una delle piazza principali del quartiere ebraico, che godeva di una forte vita notturna ma anche diurna. Arrivati sabato, siamo rimasti fino a lunedì per poi ripartire, La città di cracovia ha un centro relativamente piccolo e bel poco che c’è da vedere rimane tutto li. Il grande richiamo turistico lo fanno le miniere di sale, poste fuori dalla città e il famoso campo di concentramento di auschwitz e Birkenau che abbiamo visitato nel 2 giorni di permanenza. E non aggiungo altro, ma solo che era una cosa giusta da vedere, ma che uno vorrebbe dimenticare. Parlando di cose + gradite, il mercato dell’ambra va a go go, quindi i miliardi di gioiellieri in circolazione ne hanno di ogni tipo. E il mangiare è spettacolare, tra cui particolari ravioli di carne specialità Polacca e così altri piatti a base sempre di carne. Prezzi stracciati per mangiare. Adesso un po’ di foto.